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Per le professioni sanitarie sono quasi 37mila posti a bando per il 2025 e oltre la metà sono per infermieri

In crescita le opportunità per fisioterapisti, osteopati e tecnici di radiologia, mentre le iscrizioni si confermano intorno a 65mila candidati nelle 41 università statali

Per le professioni sanitarie sono quasi 37mila posti a bando per il 2025 e oltre la metà sono per infermieri

Sono 36.923 i posti a bando per i 23 Corsi di laurea delle professioni sanitarie per l’anno accademico 2025/2026, distribuiti in 49 università statali italiane con oltre 500 corsi attivi. Le iscrizioni all’esame di ammissione, previsto per l’8 settembre, sono appena aperte e confermano una crescita complessiva del 3,7% rispetto allo scorso anno, con un incremento di 1.331 posti rispetto ai 35.592 del 2024.

Gli infermieri rappresentano la maggioranza dei posti, con 20.409 disponibilità, pari al 55% del totale. Tuttavia, per la prima volta, i posti disponibili per Medicina e Chirurgia sono addirittura superiori, arrivando a 22.374, il 10% in più rispetto ai posti per Infermieristica. A fronte di queste cifre, si stima che siano circa 65mila gli studenti interessati a partecipare agli esami di ammissione per le professioni sanitarie, confermando la domanda stabile e molto alta per questi corsi.

Tra le professioni con il maggior aumento di posti si segnalano:

  • Fisioterapista: +440 posti, da 2.822 a 3.262 (+16%)

  • Osteopata: +355 posti, da 70 a 425 (+507%)

  • Tecnico di Radiologia: +163 posti, da 1.700 a 1.863 (+10%)

  • Tecnico di Laboratorio: +160 posti, da 1.500 a 1.660 (+11%)

  • Logopedista: +126 posti, da 986 a 1.112 (+13%)

Al contrario, calano leggermente i posti per alcune professioni, tra cui:

  • Assistente sanitario: -109 posti, da 611 a 502 (-18%)

  • Infermiere: -26 posti, da 20.435 a 20.409 (-0,13%)

  • Terapista occupazionale: -10 posti, da 263 a 253 (-3,8%)

  • Altre piccole riduzioni per Tecnico Audiometrista, Tecnico Audioprotesista e Terapista Neuro e Psicomotricità dell’età evolutiva.

Le università coinvolte preparano in autonomia i questionari per l’esame, ma oltre la metà utilizza un test unico fornito dal Consorzio Cineca. La tassa di iscrizione media è di circa 52 euro, con un minimo di 26 e un massimo di 100 euro. Il rapporto tra domande e posti a bando varia molto a seconda della professione.
In media, negli anni passati, si sono registrate circa 64mila domande per 35mila posti, quasi due candidature per ogni posto disponibile. Tuttavia, per alcune professioni come Fisioterapista, Logopedista e Ostetrica, il rapporto è molto più alto, superando le 4 candidature per posto. Infermieristica invece ha un rapporto medio vicino all’1:1, con differenze geografiche che vedono una maggiore competizione al Sud.

Sul fronte occupazionale, le professioni sanitarie offrono grandi prospettive: il tasso di occupazione dopo la laurea è tra il 77% e l’85%, quasi il doppio rispetto alla media nazionale del 44% per tutte le aree disciplinari. Questo rende questi corsi molto attrattivi per i circa 500 mila studenti che si sono diplomati quest’anno. Le università stanno anche valutando di introdurre lauree specialistiche disciplinari, a partire da Infermieristica, per rispondere meglio alle esigenze di mercato e formazione.

Si consiglia agli studenti interessati di verificare i dettagli aggiornati sui siti web delle università, dove saranno disponibili i bandi con scadenze tra l’8 e il 31 agosto.

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