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Salute
18 Agosto 2025 - 07:30
Le ferie dovrebbero servire a ricaricare le energie, ma per molti professionisti si trasformano in una nuova fonte di pressione. Una ricerca di Robert Walters, condotta tra aprile e luglio 2025, rivela che il 45% dei lavoratori italiani vive ansia al ritorno in ufficio: è la cosiddetta post-holiday anxiety.
Il dato è più basso rispetto ad altri Paesi europei – Regno Unito (78%), Francia (64%) e Spagna (63%) – ma resta comunque rilevante, confermando che anche in Italia il rientro al lavoro è un momento delicato.
Uno dei fattori che più ostacola il vero relax è la “Fear of Falling Behind” (Fofb), ovvero la paura di rimanere indietro rispetto ai colleghi. In Italia, sei lavoratori su dieci dichiarano di riuscire a rilassarsi soltanto quando l’intero team è in ferie, senza il rischio di perdere aggiornamenti o accumulare arretrati.
Secondo Chris Eldridge, CEO di Robert Walters UK&I, questa ansia rischia di indebolire ulteriormente il fragile equilibrio tra benessere e produttività: “Un ritorno dalle ferie carico di stress può ridurre ulteriormente l’engagement e compromettere le performance in tutta Europa”, avverte.
Le chiusure aziendali estive, frequenti in Italia, Francia e Spagna, non sembrano essere la soluzione definitiva. Solo il 32% dei dipendenti italiani considera queste misure davvero utili a vivere meglio le ferie, e appena il 13% le ritiene efficaci nel diminuire lo stress.
Il quadro generale evidenzia però un punto chiave: la disconnessione totale dal lavoro è indispensabile per salvaguardare motivazione, benessere e rendimento. Proprio per questo, sottolinea Eldridge, le imprese dovrebbero investire in politiche che valorizzino il diritto alla disconnessione e che si adattino alle esigenze dei team.
“Il ritorno in ufficio sarà tanto più produttivo quanto più autentico è stato il riposo”, conclude Eldridge. Ma per arrivare a questo obiettivo, non bastano iniziative spot: serve un cambio culturale profondo, che riconosca il riposo come una risorsa strategica per migliorare la performance complessiva.
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