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Botulino e guacamole: attenzione ai cibi a rischio e come conservarli in sicurezza

Due casi recenti in Sardegna riportano alla luce i pericoli del botulismo: ecco quali alimenti prestare attenzione e i consigli per consumarli senza rischi

Botulino e guacamole: attenzione ai cibi a rischio e come conservarli in sicurezza

Recentemente, due tragici casi di botulismo in Sardegna hanno riportato alla luce i rischi legati a questa pericolosa tossina alimentare. Le vittime, Roberta Pitzalis, 38 anni, e Valeria Sollai, 62 anni, sono entrambe decedute dopo aver consumato guacamole contaminato durante la Fiesta Latina a Monserrato. Il decesso di Roberta è avvenuto l’8 agosto, mentre Valeria è morta il 19 agosto, dopo settimane di ricovero al Policlinico locale.

Ma cosa si intende esattamente per botulino? Quali cibi sono più vulnerabili alla contaminazione e come devono essere conservati per evitare il rischio? Ecco tutto ciò che occorre sapere.

Cos’è il botulino

Il botulino è una tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum. L’ingestione di alimenti contaminati può provocare il botulismo, una malattia rara ma potenzialmente letale. Come spiega la Fondazione Umberto Veronesi, la tossina agisce sul sistema nervoso, bloccando la trasmissione dei segnali tra nervi e muscoli.

Come avviene l’intossicazione

Il botulismo alimentare si sviluppa principalmente quando i cibi vengono conservati in modo scorretto, creando un ambiente favorevole alla proliferazione del batterio. Le contaminazioni più comuni riguardano alimenti fatti in casa o conservati senza adeguati trattamenti termici. Dati storici indicano che solo l’8,5% dei casi confermati tra il 1984 e il 2013 riguardava prodotti industriali, con il 70% dei casi legati a verdure sott’olio o in acqua.

Sintomi da tenere sotto controllo

I sintomi del botulismo compaiono spesso dopo diverse ore dall’ingestione. I segnali iniziali possono essere lievi, come nausea, diarrea, vomito e dolori addominali, ma in seguito possono includere:

  • Secchezza della bocca

  • Difficoltà a deglutire o a parlare

  • Visione offuscata

  • Paralisi facciale e, nei casi più gravi, insufficienza respiratoria

Alimenti più a rischio

Tra i cibi più pericolosi troviamo:

  • Verdure conservate in contenitori di vetro senza trattamento termico o acidificazione (peperoni, pomodori, funghi)

  • Prodotti sott’olio o in salamoia fatti in casa (melanzane, zucchine, aglio, erbe aromatiche)

  • Zuppe, minestroni e conserve etniche non refrigerati

  • Carne in salamoia o affumicata

  • Guacamole casalingo, se conservato a temperatura ambiente

Alimenti a basso rischio

Gli alimenti freschi, cotti o surgelati risultano generalmente sicuri. Anche conserve acidificate, marmellate, confetture e semi-conserve marinate o salate (con almeno il 10% di sale) hanno un rischio molto basso di contaminazione.

Guacamole: consigli per la sicurezza

Per chi prepara guacamole in casa:

  • Consumare entro 24 ore dalla preparazione

  • Conservare in frigorifero a 4°C o meno

  • Utilizzare contenitori ermetici, preferibilmente di vetro

Per il guacamole industriale:

  • Verificare sempre la data di scadenza

  • Controllare l’integrità della confezione

  • Non consumare se il prodotto ha odore o colore alterati o se la confezione appare gonfia

Seguendo questi accorgimenti, è possibile ridurre significativamente il rischio di intossicazione da botulino e godere dei propri alimenti in sicurezza.

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