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TECNOLOGIA

Meta investe nell'AI, accordo da 10 miliardi con Google Cloud

L'azienda di Mark Zuckerberg sigla uno dei contratti più grandi della storia della divisione cloud di Google

Meta investe nell'AI, accordo da 10 miliardi con Google Cloud

Meta, il colosso tecnologico proprietario di Facebook, Instagram e WhatsApp, ha siglato un accordo strategico con Google Cloud per l'utilizzo dei suoi servizi di server e infrastrutture remote. Il contratto, del valore di oltre 10 miliardi di dollari e della durata di sei anni, rappresenta una delle operazioni più significative nella storia di Google Cloud. La notizia, anticipata dal media specializzato The Information, conferma l'impegno di Meta a investire massicciamente nel campo dell'intelligenza artificiale.

Questa mossa si inserisce in una più ampia strategia del CEO Mark Zuckerberg, che a metà luglio aveva dichiarato l'intenzione di destinare "centinaia di miliardi di dollari" per costruire una "superintelligenza artificiale, più intelligente degli esseri umani". Per non perdere terreno rispetto a leader come OpenAI e la stessa Google, Meta sta attuando una profonda riorganizzazione interna.

Dopo aver reclutato più di 50 ricercatori e ingegneri, Meta ha interrotto le assunzioni in quel settore, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal. Inoltre, la divisione AI dell'azienda di Menlo Park è stata recentemente suddivisa in quattro team distinti: uno dedicato alla ricerca, un altro alla "superintelligenza", un terzo ai prodotti e un ultimo alle infrastrutture, come i data center. Questa suddivisione riflette la volontà di Zuckerberg di rimanere un attore rilevante nel panorama dell'AI.

L'accordo con Meta sottolinea la crescente importanza di Google Cloud nel mercato dei servizi cloud, dove si posiziona come il terzo provider al mondo, dietro ad AWS di Amazon e Azure di Microsoft. Nel secondo trimestre del 2025, la divisione di Google ha registrato un aumento delle vendite del 32%, superando i 13 miliardi di dollari. Come ha sottolineato il CEO di Google, Sundar Pichai, quasi tutti i principali "unicorni" dell'AI generativa scelgono i servizi di Google Cloud.

Anche OpenAI, l'azienda che ha rivoluzionato il settore con ChatGPT e che tradizionalmente si affida a Microsoft, ha recentemente stretto un accordo con Google Cloud. Una scelta strategica che le consente di diversificare le sue partnership e ridurre la dipendenza da un singolo fornitore, soprattutto considerando la forte concorrenza tra le due aziende nel campo dell'intelligenza artificiale.

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