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Ambiente

Dalle stelle alla biodiversità: 2 milioni per salvare la notte delle Alpi Marittime

Finanziato il progetto per ridurre l'inquinamento luminoso nelle Alpi Marittime. L'eccesso di luci artificiali minaccia la biodiversità del territorio

Dalle stelle alla biodiversità: 2 milioni per salvare la notte delle Alpi Marittime

Non è solo una questione di romanticismo o di passione per l'astronomia: l'inquinamento luminoso è una minaccia concreta per la biodiversità e un nemico silenzioso di migliaia di specie animali e vegetali. Per questo è stato finanziato il progetto transfrontaliero Alcotra "Cieli stellati/Trame noire", un'iniziativa da quasi 2 milioni di euro che punta a ridurre l'inquinamento luminoso e tutelare gli ecosistemi delle Alpi Marittime.

L'Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime guida un partenariato internazionale che comprende, sul versante italiano, il Parco Fluviale Gesso Stura e, su quello francese, il Parc national du Mercantour, il Parc naturel régional des Préalpes d'Azur, la Communauté de Communes Alpes d'Azur e Provence Alpes Agglomeration. Un budget totale di 1.986.043,60 euro, di cui 543.750 euro destinati alle Alpi Marittime.

QUANDO LA LUCE DIVENTA VELENO
Le lampade eccessivamente luminose, spesso installate male o tenute accese oltre il necessario, rappresentano infatti uno spreco energetico che, di conseguenza, si trasforma anche in un danno ambientale. L'inquinamento luminoso è infatti uno dei fattori principali dell'estinzione di molte popolazioni animali, un problema che l'uomo, animale diurno per natura, percepisce poco.

Basta un dato per comprendere la portata del fenomeno: un cielo notturno naturale presenta circa 3.000 stelle visibili a occhio nudo. Un'osservazione notturna in qualsiasi area urbana o periurbana è sufficiente per capire quanto l'illuminazione artificiale impatti sull'ambiente, cancellando gran parte di questo patrimonio visivo e, soprattutto, alterando i cicli naturali di innumerevoli specie.

L'area delle Alpi Marittime, a cavallo tra Italia e Francia, rappresenta una delle zone con maggiore ricchezza di specie vegetali e animali del mondo. Proteggerla dall'inquinamento luminoso significa tutelare un patrimonio di biodiversità unico, dove ogni specie notturna svolge un ruolo fondamentale nell'equilibrio dell'ecosistema.

IL RITARDO ITALIANO E LA COLLABORAZIONE CON LA FRANCIA
Il progetto nasce anche da una necessità di allineamento internazionale. Il processo di riduzione dell'inquinamento luminoso è già pienamente in atto in Francia dal 2018, mentre l'Italia risulta ancora in ritardo. L'iniziativa permetterà di metterci in pari a livello di competenze teoriche e tecniche, costruendo insieme una rete integrata di misurazione e monitoraggio dell'inquinamento luminoso e dei suoi impatti.

Gli interventi previsti spaziano da azioni mirate di limitazione delle emissioni luminose a interventi concreti in favore di alcune specie notturne, dalla diffusione di buone pratiche di illuminazione privata e pubblica allo scambio diretto tra amministratori dei due versanti delle Alpi.

Il programma prevederà anche diversi eventi pubblici di sensibilizzazione e attività dedicate alle scuole del territorio, che inizieranno nell'autunno 2025 e dureranno 36 mesi.

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