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Il caso

Brutale aggressione a due agenti nel carcere di Aosta: chieste le dimissioni del direttore e del provveditore regionale

Il sindacato denuncia: “Da otto anni poliziotti abbandonati a se stessi. Serve un cambio immediato”

Brutale aggressione brutale a due agenti nel carcere di Brissogne: chieste le dimissioni del direttore e del provveditore regionale

Una nuova violenta aggressione ha scosso il carcere di Brissogne ad Aosta, dove due agenti di polizia penitenziaria sono rimasti feriti con la frattura del setto nasale e lesioni giudicate guaribili in 30 giorni. L’episodio si è verificato nella tarda mattinata di domenica 24 agosto quando un detenuto di 25 anni di nazionalità marocchina ha colpito alle spalle un agente per poi scagliarsi contro il collega accorso in suo aiuto.

L’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), attraverso il segretario generale Leo Beneduci parla di “una delle più cruente e assurde aggressioni” in una stagione estiva già segnata da episodi analoghi nelle carceri di Cuneo, Alba, Torino, Genova e Sanremo.

Il sindacato punta il dito contro la gestione del carcere valdostano, privo da oltre otto anni di un comandante titolare del reparto di Polizia. Una mancanza che, secondo Beneduci, ha contribuito a un quadro di inefficienza e mancanza di controllo, aggravato dalla carenza di organico e dall’assenza di misure di tutela per il personale. “Il personale è abbandonato a se stesso, mentre nelle carceri prevalgono logiche di violenza e sopraffazione”, denuncia Beneduci, parlando di una “inerzia istituzionale” che trasforma anche gli episodi più gravi in una sorta di normalità.

L’OSAPP solleva dubbi anche sulla gestione interna durante il periodo estivo chiedendo di verificare se direttore e comandante facente funzioni abbiano usufruito delle ferie nello stesso periodo, “una scelta sconsigliabile in qualsiasi istituto, specie in estate quando il numero di agenti è ridotto e serve un coordinamento stretto”. Nel mirino anche il Provveditore regionale, accusato di non aver preso iniziative concrete né per Brissogne né per gli altri istituti del distretto Piemonte-Valle d’Aosta-Liguria.

“Va stigmatizzata l’immunità dei vertici penitenziari rispetto alla severità dei provvedimenti che colpiscono i poliziotti penitenziari”, sottolinea Beneduci. Da qui l’appello finale: l’OSAPP chiede l’immediato avvicendamento del direttore della Casa Circondariale di Brissogne e del provveditore regionale, ritenuti responsabili di una gestione “fortemente deficitaria”.

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