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Il caso
01 Settembre 2025 - 08:58
Tutto parte da una segnalazione. Gli orti di strada del Drosso a Mirafiori, ai piedi del villaggio di case popolari, un’area di migliaia e migliaia di metri quadri che oggi è in condizione pietosa. Orti e appezzamenti terreni abusivi.
Una storia che va avanti da oltre 50 anni. A sfogliare i giornali si trovano svariati articoli che parlano di provvedimenti che sarebbero stati presi. E invece.
Fatto sta che adesso in quel labirinto di strade sterrate e confini designati da reti per i materassi, oltre all’immondizia nei campi (bombole di gas vuote, rifiuti bruciati, lattine, bottiglie di plastica e molto altro) vi sono anche degli animali. Che versano in condizioni pessime. Abbiamo contato, nei primi metri, 11 gatti di cui 9 cuccioli di meno di 2 mesi. Una mezza dozzina di polli spennati e costretti a vivere nel degrado. Magri, spiumati. Più in là, non siamo andati. In quanto a coronare il tutto c’è anche un accampamento abusivo di rom, con tanto di mezzi.
«Vado a portare da mangiare ai gatti una volta a settimana. Sono almeno una cinquantina Quando mi vedono corrono, affamatissimi. Galline e polli escono a cercare di sfamarsi anche loro, provano a mangiare quello che porto ai gatti» racconta Nadia, la donna che ci ha segnalato il fatto. Ha scritto agli uffici di Tutela Animali. Che rispondono dicendo che la donna è libera, come chiunque altro, di prendersi carico di una colonia felina. Loro volendo fornirebbero la gabbia-trappola per catturare e sterilizzare. Anche perchè se non si corre ai ripari, i gatti si moltiplicheranno «Ma io a 64 anni non è che mi senta proprio a mio agio ad andare in mezzo ai rom, che mi hanno già fatto capire quanto sono sgradita, a prenderli».
I gatti mostrano segni di palese sofferenza, tra denutrizione, incuria, segni sotto agli occhi. «Abbiamo oltre 450 colonie feline: ogni anno spendiamo circa 40mila euro di sterilizzazioni» spiega l’assessore al Verde - che detiene anche la delega agli animali - Francesco Tresso. Che assicura nei prossimi giorni si prenderà carico della questione «coinvolgendo anche associazioni come Oipa». Ma non tornano proprio le linee guida date a Nadia. Ci sono modelli alternativi: Nichelino ad esempio ha una 50ina di tutor di colonie feline «un sistema con gestione istituzionalizzata» spiega l’assessore alle Politiche animaliste della cittadina, Fiodor Verzola. Le tutor vengono formate per prendersi cura degli animali che trovano. Al randagismo, Nichelino destina circa 60 mila euro di spese ordinarie. E così il problema è stato arginato.
Tresso fa intendere che le risorse per gli animali sono ancora carenti. Ma non solo di gatti e polli si parla, negli orti «se ci sono situazioni di immondizia sentiremo Amiat» continua Tresso. Sull’accampamento abusivo commenta l’assessore regionale di Fratelli d’Italia, Maurizio Marrone: «Mi auguro che la polizia municipale possa intervenire in Strada del Drosso applicando la mia legge regionale “anti-abusivi” come fatto già in altri casi a Torino, sequestrando e confiscando eventuali camper e roulotte» afferma. «Non bisogna dare tregua agli insediamenti del degrado». Dal Comune di Torino fanno sapere che la zona è monitorata, dalla polizia municipale e dal Risi (il nucleo che si occupa delle persone nomadi). All’assessore comunale della sicurezza, Marco Porcedda, non sono ancora arrivate segnalazioni specifiche su quella zona.
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