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Omicidio Poggi
01 Settembre 2025 - 15:10
Dagli atti dell’inchiesta sul delitto di Garlasco emergono elementi che potrebbero riaprire piste investigative. In particolare, un profilo genetico rilevato nel 2007 sul pollice della mano destra di Chiara Poggi, rimasto fino ad oggi inutilizzato, potrebbe finalmente fornire nuovi indizi utili. Parallelamente, torna l’attenzione sulle tre tracce biologiche, presumibilmente femminili, rinvenute in punti diversi della scena del crimine la mattina del 13 agosto 2007.
Fino a oggi, gli investigatori si erano concentrati sui due Dna rilevati sotto le unghie della vittima, uno dei quali attribuito ad Andrea Sempio, indagato per omicidio in concorso. Il nuovo profilo genetico, registrato dai carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche (Ris) con la sigla "MDX1", era stato ottenuto tramite un tampone sul pollice destro di Chiara, la stessa mano in cui era stato rilevato il Dna di Sempio.
All’epoca, la traccia sul pollice destro aveva già suscitato interesse. L’analisi era stata condotta alla presenza del genetista Matteo Fabbri, consulente di Alberto Stasi, oggi condannato in via definitiva per il delitto. Tuttavia, nel verbale tecnico dell’11 settembre 2007, il Ris aveva definito il profilo “non interpretabile”, a causa di un effetto ladder che aveva compromesso la lettura dei marcatori. La relazione sottolineava anche che “l’altezza dei picchi non è particolarmente elevata”, pur confermando che il profilo era maschile.
Nel 2014, il campione era stato nuovamente analizzato dal professor Francesco De Stefano, che aveva estratto i Dna di Ignoto 1 e Ignoto 2 dai polpastrelli e unghie della vittima: Ignoto 1 oggi corrisponde al profilo di Sempio, mentre Ignoto 2 rimane sconosciuto. I tracciati del pollice destro, sebbene all’epoca non interpretabili, sono stati conservati e potrebbero ora essere associati a un’identità, aprendo nuovi scenari investigativi simili a quelli che hanno riguardato Sempio.
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