l'editoriale
Cerca
SALUTE & BENESSERE
03 Settembre 2025 - 15:30
Il numero è scioccante: oltre un miliardo di persone, circa una su sette nel mondo, combatte con problemi di salute mentale. Ansia e depressione sono le patologie più comuni, ma ciò che emerge con forza dai nuovi dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è un altro aspetto altrettanto preoccupante: nonostante la gravità della situazione, la spesa pubblica per la salute mentale rimane praticamente invariata da anni. È questo il paradosso che sta mettendo a rischio la vita di milioni di persone, e che i leader mondiali non possono più ignorare.
“Trasformare i servizi di salute mentale è una delle sfide più urgenti per la salute pubblica”, ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS, commentando i rapporti appena pubblicati. Una dichiarazione forte, che lancia un appello alle istituzioni mondiali per agire con urgenza. “Ogni governo e ogni leader ha la responsabilità di agire con tempestività e garantire che l’assistenza sanitaria mentale sia trattata non come un privilegio, ma come un diritto fondamentale per tutti”, ha aggiunto, sottolineando come la salute mentale debba essere considerata una priorità, al pari della salute fisica.
Cosa dicono i numeri
I rapporti, World Mental Health Today e Mental Health Atlas 2024, analizzano l’impatto delle malattie mentali e il progresso dei Paesi nell’offrire adeguati servizi di supporto. Il quadro che emerge è preoccupante: i disturbi d’ansia colpiscono il 4,4% della popolazione mondiale, seguiti dalla depressione, che riguarda il 4% degli individui. Non si fermano qui i problemi: l’1,2% della popolazione soffre di disabilità intellettuale e l’1,1% di ADHD.
Le donne sono le più colpite: il 14,8% della popolazione femminile è affetta da disturbi mentali, contro il 13% degli uomini. Un dato che mette in evidenza non solo la prevalenza delle patologie, ma anche il bisogno di interventi mirati, che tengano conto delle differenze di genere e delle specificità socio-culturali.
Un gap preoccupante nella spesa per la salute mentale
Nonostante l’entità del problema, un altro aspetto che desta preoccupazione è la scarsità di risorse destinate alla salute mentale. La spesa pubblica mondiale per questo settore è rimasta stabile negli ultimi anni e si attesta a un misero 2% dei bilanci sanitari totali. Questo dato evidenzia un grave disallineamento tra l'importanza del tema e l’investimento economico dedicato.
La scarsità di fondi non riguarda solo il miglioramento delle strutture sanitarie, ma anche la formazione di professionisti qualificati e l’accesso a servizi adeguati per tutti. In molti Paesi, infatti, i servizi di salute mentale sono ancora insufficienti e difficilmente accessibili, soprattutto nelle zone più povere e rurali. Come sottolineato dall’OMS, è necessario un cambiamento radicale, che parta dall’alto, ma che coinvolga anche ogni singolo individuo, dalla sensibilizzazione alla prevenzione. La salute mentale non può più essere considerata una questione secondaria, ma deve essere integrata come diritto fondamentale nei sistemi sanitari di tutto il mondo.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..