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Lavoro & Economia

Piemonte, allarme artigianato: più chiusure che nuove aperture e titolari sempre più anziani

Confartigianato Torino: «Senza interventi urgenti il futuro del settore è a rischio»

Piemonte, allarme artigianato: più chiusure che nuove aperture e titolari sempre più anziani

Artigianato

Il quadro dell’artigianato piemontese, tracciato dai dati delle Camere di commercio e analizzato da Confartigianato Torino, evidenzia una situazione preoccupante. Nel 2024 le nuove imprese artigiane nate sono state 7.575, ma nello stesso periodo 8.153 hanno cessato l’attività. Un saldo negativo che fotografa le difficoltà del settore.

A destare ulteriore preoccupazione è l’età media dei titolari. In dieci anni sono scomparse 8.775 imprese guidate da under 35, con un calo netto delle realtà giovanili, scese da 45.305 nel 2014 a 36.530 a fine 2024. Oggi una parte significativa delle aziende è condotta da over 60, con conseguenze dirette sulla continuità generazionale. Le statistiche confermano che solo il 30% delle imprese sopravvive al passaggio dalla prima alla seconda generazione e appena il 4% arriva alla quarta.

«Una trasformazione che potrebbe compromettere il futuro del settore, se non si interviene per rendere attrattiva la professione e facilitare il passaggio generazionale» commenta Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino. L’associazione promuove il progetto Val.E – valore ed esperienza, con un team di esperti che affianca gratuitamente gli artigiani interessati a cedere l’attività.

A incidere è anche la dinamica demografica: in Piemonte tra il 2014 e il 2024 la popolazione tra i 15 e i 34 anni è calata di oltre 11mila unità. Un vuoto generazionale che rende ancora più complesso il ricambio.

Per Confartigianato servono misure concrete: neutralità fiscale per le cessioni d’azienda, incentivi simili a quelli delle start up, un ripensamento dell’alternanza scuola-lavoro e un alleggerimento del peso burocratico che grava sulle imprese. Solo così, secondo De Santis, sarà possibile favorire la trasmissione delle competenze e rilanciare l’attrattività delle professioni artigiane.

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