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Il fatto

Garlasco, nessun secondo killer: i Ris smontano l’ipotesi choc

La perizia ricostruisce in 3D la scena del delitto di Chiara Poggi e conferma: l’assassino sarebbe stato uno solo, a 18 anni dall’omicidio

Garlasco, nessun secondo killer: i Ris smontano l’ipotesi choc

Un’analisi approfondita dei Carabinieri del Ris di Cagliari sembra mettere fine a una delle piste investigative più discusse sul caso Garlasco: non ci sarebbe traccia di un secondo killer nella villetta di via Pascoli, dove il 13 agosto 2007 venne uccisa Chiara Poggi.

Il Tenente Colonnello Andrea Berti ha depositato in Procura a Pavia una relazione di oltre 300 pagine che ricostruisce la scena del crimine con strumenti tecnologici avanzati: rilievi in 3D, sopralluoghi con droni e uno studio dettagliato delle macchie di sangue tramite la tecnica della Bloodstain Pattern Analysis (BPA).

Secondo i Ris, i risultati non supportano l’ipotesi che l’omicidio sia stato commesso da più persone, ipotesi sulla quale la Procura aveva riaperto le indagini concentrandosi su Andrea Sempio, amico del fratello della vittima.

Il ruolo delle nuove perizie

Il lavoro dei Ris si integra con quello affidato alla professoressa Cristina Cattaneo, chiamata a chiarire tre aspetti chiave: l’arma utilizzata, il numero di ferite riportate da Chiara e la possibile partecipazione di più autori al delitto. Solo il confronto tra le due consulenze potrà offrire un quadro complessivo.

Parallelamente, la polizia scientifica sta analizzando otto impronte parziali rinvenute su due sacchetti di rifiuti sequestrati la mattina del delitto. Queste tracce, insieme al DNA di Alberto Stasi già isolato sulla cannuccia di un Estathé, costituiscono i nuovi elementi emersi in questa fase processuale.

Un caso ancora aperto a 18 anni di distanza

Nonostante la condanna definitiva a 16 anni inflitta ad Alberto Stasi, ex fidanzato di Chiara – che continua a proclamarsi innocente – la magistratura prosegue nel riesame di reperti e prove, nella speranza di fare piena luce.

Il prossimo 26 settembre le parti torneranno in aula davanti alla giudice di Pavia, Daniela Garlaschelli, per fare il punto sulle indagini. La chiusura degli accertamenti scientifici è attesa per il 24 ottobre, quando i periti presenteranno ufficialmente le loro conclusioni.

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