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Viabilità
18 Settembre 2025 - 10:05
A partire da gennaio gli automobilisti italiani pagheranno pedaggi più bassi. Lo ha annunciato Nicola Zaccheo, presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti (ART), durante la presentazione della Relazione annuale alla Camera.
Il nuovo sistema tariffario, che entrerà in vigore nei primi mesi del 2026, collegherà il costo dei pedaggi agli investimenti effettivamente realizzati dai concessionari. “Siamo convinti – ha spiegato Zaccheo – che questo porterà benefici concreti agli utenti, traducendosi in una riduzione dei costi”.
I veri effetti della riforma saranno visibili tra il 2027 e il 2028, quando i piani economico-finanziari aggiornati entreranno a pieno regime.
L’ART ha spiegato che la revisione mira a trovare un equilibrio tra sostenibilità finanziaria delle concessioni, investimenti infrastrutturali e contenimento dei costi per chi viaggia. Le nuove regole puntano anche a garantire maggiore chiarezza nel calcolo delle tariffe e a rendere più affidabili le previsioni di traffico.
Il riassetto normativo, inserito nel PNRR, ha rafforzato i poteri dell’Autorità sia nella gestione delle nuove concessioni sia nell’aggiornamento di quelle esistenti. Una novità rilevante riguarda la possibilità di revocare la concessione in caso di gravi inadempienze.
Due i cambiamenti principali per chi viaggia:
Rimborsi automatici in caso di cantieri o limitazioni: se una tratta è parzialmente inutilizzabile, l’automobilista riceverà una riduzione proporzionale del pedaggio.
Obblighi di trasparenza: i concessionari dovranno rendere disponibili informazioni utili come tempi di percorrenza, posizione delle colonnine di ricarica elettrica e servizi disponibili lungo la rete.
L’Unione Nazionale Consumatori ha accolto positivamente la riforma, definendola un “passo avanti significativo” e apprezzando in particolare il nuovo sistema di rimborsi.
Più critico il Codacons, che chiede misure contro i disagi causati dai cantieri infiniti. Secondo l’associazione, i pedaggi devono essere proporzionati alla qualità del servizio, con indennizzi automatici per gli utenti in caso di lunghe code e lavori stradali.
Il nuovo quadro normativo punta a rendere i pedaggi autostradali più equi e trasparenti. I primi sconti si vedranno già dal 2026, mentre i benefici strutturali arriveranno nei prossimi anni, con l’obiettivo di un servizio più efficiente e più vicino alle esigenze degli automobilisti.
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