Cerca

Il fatto

Sicurezza e minori, aumentano bullismo e atti persecutori: +6% a Torino nell'ultimo anno

L'assessore Porcedda: “Solo l’educazione può prevenire le derive violente o devianti. Educare, non demonizzare”

Sicurezza e minori, aumentano bullismo e atti persecutori: +6% a Torino nell'ultimo anno

Aumentano i casi legati a violenze tra minori, soprattutto in contesti digitali. Nel biennio 2023-2024, secondo i dati diffusi dalla polizia locale di Torino, le segnalazioni per allarme sociale minorile sono salite da 675 a 714, con una crescita del 6%. In particolare, risultano in aumento gli episodi di bullismo (+7 casi, da 48 a 55), atti persecutori (+5, da 10 a 15), ma anche i percorsi di giustizia riparativa, passati da 3 a 11, con un totale di 33 minori coinvolti. Numeri che parlano di un fenomeno in crescita e che richiedono una risposta non solo repressiva, ma anche educativa. È in questo contesto che si inserisce il protocollo “Ricomincio”, prorogato per altri due anni tra la Città di Torino, la Procura dei Minorenni e la Fondazione Carolina, con il contributo operativo della polizia locale. Un modello di intervento preventivo che punta su giustizia riparativa, educazione digitale e supporto diretto alle vittime. A illustrare i contenuti del protocollo, durante un incontro organizzato dal Lions Club di Pino Torinese, è stato l’assessore comunale alla sicurezza e alla cyber security Marco Porcedda. «Il nostro obiettivo è lavorare con i più giovani, le fasce più vulnerabili – ha spiegato –. Non si tratta di demonizzare la rete, ma di fornire strumenti per un uso consapevole. Solo l’educazione può prevenire le derive violente o devianti. La repressione da sola non basta». Il progetto prevede una formazione sistematica nelle scuole, in particolare per intercettare fenomeni di bullismo, cyberbullismo e disagio giovanile. L’intervento della polizia locale è stato potenziato anche sul fronte educativo: nell’ultimo anno si è passati da 281 a 320 classi coinvolte, pari a oltre 7.250 studenti. Le attività mirate al contrasto del disagio hanno invece raggiunto 4.229 alunni, rispetto ai 3.751 dell’anno precedente. Il focus è sempre più orientato alla prevenzione digitale. Se in passato gli interventi della polizia locale nelle scuole si limitavano all’educazione stradale, oggi l’attenzione è rivolta anche alla sicurezza in rete, ai pericoli della diffusione incontrollata di contenuti, e all’uso improprio di sostanze. «La scuola – ha aggiunto Porcedda – deve restare un presidio di legalità, ma anche un luogo dove si costruisce la cittadinanza digitale. Gli strumenti non vanno vietati, ma compresi. E i ragazzi, accompagnati». I nuovi corsi nelle scuole torinesi partiranno nei primi mesi del 2026, con l’obiettivo di incrementare ulteriormente il numero delle classi coinvolte.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.