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L'evento

I confini della realtà: il festival che riporta i giovani al reale

Da domani al 26 settembre a Parco Dora laboratori artistici, sportivi e formativi, incontri con autori, giornalisti e figure del mondo del volontariato. E domani sera è atteso Cruciani

I confini della realtà: il festival che riporta i giovani al reale

Oltre quaranta attività in programma, tra laboratori artistici, sportivi e formativi, incontri con autori, giornalisti e figure del mondo del volontariato. Da domani al 26 settembre, GiovaniAdulti torna con la sua terza edizione e sceglie come sede Parco Dora, dopo aver toccato in passato Barriera di Milano e Mirafiori. Promosso dall’associazione Fiori di Ciliegio APS, con il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Piemonte e in collaborazione con CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà, Maestri del Lavoro, Fondazione della Felicità e il coinvolgimento dei giovani della Croce Rossa e del Servizio Civile Regionale, il festival si conferma come spazio di confronto tra generazioni e tra mondi diversi. Il tema scelto per quest’anno è “I confini della realtà”. Un titolo che riflette — come spiega il direttore artistico Francesco Borgonovo — «la necessità di tornare al reale in un tempo in cui virtuale e digitale ridefiniscono l’esperienza quotidiana». Al centro del programma, momenti di dibattito su identità, cittadinanza, memoria e partecipazione, con voci che provengono da ambiti diversi, dal giornalismo alla politica, dalla cultura alla comunicazione. Tra gli ospiti attesi: Giuseppe Cruciani, Alberto Cirio, Francesco Silvestri, Flaminia Bolzan, Marco Rizzo, Giulio Cavalli, Marina Terragni, Francesco Giubilei, Antonio Padellaro, Marcello Foa, Peter Gomez, Fabio Dragoni e Giuseppe Culicchia. A loro si affiancheranno testimonianze legate all’attualità e all’impegno civile, come quella di Gianfranco Paglia, medaglia d’oro al valor militare per l’intervento a Mogadiscio, e quella dei religiosi del Verbo Incarnato, rimasti nella missione a Gaza durante i bombardamenti. «Il festival torna in una delle periferie simbolo della trasformazione urbana — spiega l’assessore Maurizio Marrone — per offrire un’occasione di confronto a quei giovani spesso dimenticati dalle istituzioni. Farlo in un luogo come Parco Dora, che racconta il passaggio da area industriale a spazio pubblico, ha un valore che va oltre la cornice». Parco Dora, con i suoi spazi aperti tra i pilastri delle ex acciaierie e i murales realizzati anche da Fiori di Ciliegio — dedicati a figure come Yukio Mishima e Bobby Sands — diventa così il teatro di un festival che prova a tenere insieme radici e futuro, ascolto e parola, cultura e partecipazione.

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