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Il caso
25 Settembre 2025 - 11:30
Vivevano senza luce, chiusi dietro le sbarre di una finestra. Due cani e sette gatti, abbandonati in stanze invase dagli escrementi, senza cibo né acqua. È quanto hanno trovato i carabinieri del Nucleo Forestale di Giaveno, intervenuti nei giorni scorsi in una casa di Coazze, piccolo comune della Val Sangone, insieme ai veterinari dell’Asl To3.
A far scattare il controllo sono stati i vicini, preoccupati per i cattivi odori e per i latrati continui provenienti dall’abitazione. All’interno, i militari hanno trovato animali in stato di grave sofferenza, detenuti in condizioni giudicate “incompatibili con la loro natura”. I due cani erano chiusi in due locali comunicanti, al piano terra: nessuna ciotola per l’acqua, nessuno spazio per potersi stendere. Il pavimento era occupato da mobili e materiali pericolosi.
L’unica apertura verso l’esterno era una finestra con le sbarre. I gatti si trovavano in un’altra parte della casa, in due stanze al buio, anche queste invase da escrementi, sacchetti vuoti di crocchette, attrezzi di vario tipo. Acqua disponibile, ma nessun cibo. La proprietaria, una donna di cinquant’anni, è stata denunciata per maltrattamento di animali.
I nove esemplari sono stati sequestrati penalmente e affidati a una struttura dell’Enpa, dove riceveranno le cure necessarie. Non è il primo caso. Lo scorso luglio, sempre nel Torinese, i carabinieri del Nucleo Cites avevano trovato, in un appartamento nel centro di Torino, quaranta pappagalli, due tartarughe d'acqua, un drago barbuto, un cane e un gatto, tenuti anche loro tra feci e sporcizia.
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