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la successione
29 Settembre 2025 - 18:19
A sinistra, Gianni Agnelli con Edoardo. A destra, il testamento dell'Avvocato
«A modifica di altre disposizioni precedenti, lascio a mio figlio Edoardo la mia partecipazione nella società semplice “Dicembre”, pari all’incirca al 25%». Venti gennaio 1998, la data. Parole messe nero su bianco dall’Avvocato Agnelli, cinque anni prima di morire. Ed eccolo il testamento segreto di Gianni Agnelli, un documento finora apparentemente inedito e che è stato depositato oggi in tribunale a Torino, consegnato ai giudici dai legali di Margherita Agnelli, la figlia di Gianni, nel corso dell’udienza per la causa civile che la oppone ai figli John, Lapo e Ginevra Elkann per l’eredità del padre.
«A modifica di altre disposizioni precedenti». Questa, la frase scritta a penna dall’Avvocato che potrebbe cambiare le carte in tavola nella complessa inchiesta sulla successione. Sì perché quel documento secondo cui il 25% della società sarebbe passato a Edoardo (morto nel 2000) revocherebbe le disposizioni della "lettera di Monaco" del 1996, redatta prima che Agnelli si sottoponesse ad una delicata operazione a Montecarlo e in cui si prevedeva che il 25% della sua partecipazione nella "Dicembre" venisse riconosciuto in favore del nipote John Elkann.
Secondo fonti vicine a Margherita Agnelli, il documento sarebbe stato rinvenuto nel corso delle indagini avviate dalla procura nei confronti, tra gli altri, di John Elkann, Gianluigi Ferrero e del notaio Remo Morone. La difesa di Elkann replica così: «Il presunto testamento di Gianni Agnelli, contenente disposizioni a favore del figlio Edoardo e prodotto in copia fotostatica solo oggi da Margherita nell'ambito del giudizio civile, non incide in alcun modo né sulla successione Agnelli né sulla successione Caracciolo e quindi sull'assetto proprietario della società "Dicembre"».
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