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Il caso

Crimini contro i minori in aumento: 7.000 casi in Italia (e 3.000 sono in famiglia)

Boom di reati digitali, maltrattamenti e omicidi: il 63% delle vittime sono bambine. Terre des Hommes: «Non possiamo più rimanere a guardare»

Pedopornografia, maltrattamenti e crimini contro i minori in aumento: 7.000 casi in Italia, 3.000 sono in famiglia

Immagine di repertorio

Nel 2024 in Italia sono stati registrati 7.204 reati a danno di minori, il numero più alto degli ultimi dieci anni. È la prima volta che si supera la soglia dei 7.000 casi, con un aumento del 4% rispetto al 2023 e del 35% rispetto al 2014. A destare maggiore preoccupazione è la crescita dei reati legati al digitale, in particolare pornografia minorile (+63%) e detenzione di materiale pedopornografico (+36%). I dati, elaborati dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, sono stati diffusi dalla Fondazione Terre des Hommes durante la presentazione del Dossier Indifesa 2025 a Roma, in vista della Giornata internazionale delle bambine (11 ottobre).

Le bambine e le ragazze restano le più colpite, rappresentando il 63% delle vittime, in aumento rispetto al 61% del 2023. La sproporzione è ancora più evidente nei reati a sfondo sessuale: l’88% delle vittime di violenza sessuale è di sesso femminile, così come l’86% nei casi di violenza aggravata e l’85% negli atti sessuali con minorenne. Solo la prostituzione minorile mostra una parità di genere e un calo complessivo (-7% in un anno, -64% in dieci anni).

La maggior parte dei reati avviene in ambito familiare. I maltrattamenti in famiglia hanno sfiorato i 3.000 casi (2.975), con un aumento del 5% rispetto al 2023 e del 101% rispetto al 2014. Le vittime sono in prevalenza femminili (53%). Al contrario, nei reati di abbandono di minore, abuso dei mezzi di correzione e violazione degli obblighi di assistenza familiare, le vittime sono per lo più maschi.

Preoccupa anche il balzo degli omicidi volontari di minorenni, che nel 2024 salgono a 21 casi (+75% rispetto al 2023), interrompendo una tendenza decennale di diminuzione. Il 76% delle vittime è rappresentato da bambini e ragazzi.

Il generale Antonio Basilicata, direttore del Servizio Analisi Criminale, ha sottolineato che «il fenomeno dei reati in danno dei minori è complesso e richiede la massima attenzione non solo nella prevenzione e nel contrasto, ma anche nell’accoglienza e nel supporto alle vittime».

Per Paolo Ferrara, direttore generale di Terre des Hommes, i dati mostrano «una maggiore fragilità del tessuto sociale e un ritorno di quella cultura patriarcale che sembra riappropriarsi di spazi di legittimità sociale. Non possiamo più rimanere a guardare: servono azioni rapide e integrate per contrastare la violenza e la violenza di genere».

In risposta all’allarme, la Fondazione ha presentato Sport4Rights, un progetto dedicato alla tutela dei minorenni nello sport. Co-progettato con Fondazione EOS – Edison Orizzonte Sociale e Specchio Magico, mira a prevenire violenze, discriminazioni e abbandono sportivo attraverso una piattaforma di e-learning basata sull’intelligenza artificiale, destinata a formare allenatori, educatori e società sportive.

Come ha spiegato Francesca Magliulo, direttrice di Fondazione EOS, «lo sport è un diritto e perché resti tale, dobbiamo prenderci la responsabilità di renderlo uno spazio sano, sicuro e aperto a tutti, in cui ciascuno possa sentirsi a proprio agio ed esprimere liberamente sé stesso. Con Sport4Rights vogliamo generare un cambiamento culturale profondo, coinvolgendo l’intera comunità educante (società sportive, scuole, allenatori, famiglie) affinché la tutela dei diritti dei minori nello sport diventi una responsabilità condivisa. È solo così che lo sport può conservare la sua vera essenza di spazio di crescita sana, dove vengano rispettati i diritti dei più giovani e dove ogni ragazzo e ragazza trovi un contesto che favorisca fiducia, benessere e possibilità di realizzarsi come persona, non solo come atleta».

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