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Il caso
15 Ottobre 2025 - 23:45
Le organizzazioni sindacali Sappe, Osapp, Uil Pa e Uspp hanno presentato oggi un ricorso al Tribunale del Lavoro di Torino ex articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori
Le organizzazioni sindacali Sappe, Osapp, Uil Pa e Uspp hanno presentato oggi un ricorso al Tribunale del Lavoro di Torino ex articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori contro il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria per il Piemonte, la Liguria e la Valle d'Aosta, rappresentato da Mario Antonio Galati. Il ricorso riguarda una presunta condotta antisindacale da parte dell'amministrazione penitenziaria, in particolare legata alla violazione degli accordi e delle procedure di contrattazione decentrata stabilite dalle normative e dai protocolli vigenti.
Secondo le sigle sindacali, il contenzioso scaturisce principalmente dall’adozione unilaterale del decreto provveditoriale 155/2025, che avrebbe modificato l’organizzazione del lavoro e gli orari di servizio dei poliziotti penitenziari senza una previa consultazione con le rappresentanze sindacali. Le modifiche apportate dal decreto, contestano i sindacati, non sarebbero state discusse in modo trasparente, violando così il diritto al confronto e alla negoziazione previsto per legge.
L'azione legale, redatta dall'avvocata Maria Immacolata Amoroso del foro di Roma, ha l’obiettivo di ottenere il ripristino delle prerogative sindacali e il diritto di confronto con l’amministrazione. I sindacati chiedono che vengano rispettate le procedure di contrattazione e che venga ripristinato un ambiente di dialogo costruttivo tra le parti.
Le organizzazioni sindacali hanno ribadito la loro determinazione a proseguire con ogni azione legale necessaria per tutelare i diritti dei lavoratori e garantire il rispetto delle norme che regolano la professione. “L’obiettivo è valorizzare il ruolo delle rappresentanze sindacali e tutelare gli interessi di tutto il personale”, hanno sottolineato, chiarendo che questa iniziativa non si limita a una singola disputa ma rappresenta una battaglia più ampia per il riconoscimento dei diritti sindacali all’interno delle strutture penitenziarie.
Il ricorso si inserisce in un contesto più ampio di conflitto tra le amministrazioni pubbliche e i sindacati delle forze dell’ordine, che in più occasioni hanno denunciato una gestione unilaterale delle modifiche organizzative senza un adeguato coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori. Il Tribunale del Lavoro di Torino dovrà ora esaminare le motivazioni del ricorso e decidere sull’eventuale accoglimento delle richieste avanzate dai sindacati.
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