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Manovra
21 Ottobre 2025 - 08:30
Nella bozza della Legge di Bilancio 2026 compare una misura destinata a far discutere: a partire dal prossimo anno, chi causerà un intervento del soccorso alpino per dolo, colpa grave o richiesta immotivata, dovrà sostenere i costi dell’operazione.
La norma stabilisce che, in caso di incidenti in montagna provocati da comportamenti imprudenti o azioni intenzionali, oppure in presenza di segnalazioni ingiustificate, il responsabile dovrà versare una somma al Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef).
Il provvedimento riguarderà gli interventi di ricerca, salvataggio e recupero effettuati dal Corpo della guardia di finanza in montagna o in aree impervie.
Secondo la bozza, il pagamento sarà dovuto “da chi ha determinato l’evento a seguito di dolo o colpa grave” e anche nei casi di “richiesta di intervento immotivata o ingiustificata”.
Le tariffe verranno definite con un decreto del Mef, che stabilirà i costi in base alle spese di personale, mezzi, carburante e attrezzature.
L’aggiornamento degli importi sarà annualizzato e adeguato agli indici ISTAT registrati al 31 dicembre di ogni anno.
Il governo intende ridurre gli interventi superflui e promuovere una maggiore responsabilità tra gli escursionisti.
Molti interventi, infatti, vengono richiesti per negligenza, imprudenza o scarsa conoscenza dei percorsi.
Rimarrà comunque garantita la priorità del soccorso pubblico, come previsto dal codice penale e dal codice della navigazione.
Gli esperti ricordano che la sicurezza in montagna dipende in gran parte dalla preparazione e dal buon senso: informarsi sulle condizioni meteo, non affrontare percorsi oltre le proprie capacità e utilizzare un equipaggiamento adeguato sono le regole fondamentali per evitare situazioni di pericolo.
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