l'editoriale
Cerca
Il fatto
04 Novembre 2025 - 17:55
Si è spento a 94 anni Giorgio Forattini, il vignettista che ha cambiato il volto della satira politica italiana. I funerali si terranno giovedì 6 novembre a Milano, nella chiesa di Santa Francesca Romana in via Alvise Cadamosto. Dopo la cerimonia, le ceneri saranno deposte nel cimitero di Monte Porzio Catone, accanto ai familiari.
Nato a Roma nel 1931, Forattini è stato il primo a portare la satira politica sulle prime pagine dei quotidiani italiani, trasformandola in un appuntamento quotidiano per milioni di lettori. Con uno stile ironico e corrosivo, ha firmato le sue vignette per testate come Paese Sera, La Repubblica, La Stampa, Il Giornale, L’Espresso, Panorama e QN.
Per decenni le sue caricature, tanto feroci quanto intelligenti, hanno raccontato i vizi e le virtù della politica italiana, guadagnandogli l’appellativo di “re della satira”.
Dopo il liceo classico e un percorso tra Architettura e Accademia di Teatro, Forattini iniziò la sua carriera lontano dai giornali: operaio, rappresentante di commercio, poi manager discografico. Solo a quarant’anni decise di dedicarsi al disegno, entrando a Paese Sera come impaginatore.
Nel 1973 pubblicò le prime vignette su Panorama e l’anno successivo su Paese Sera: memorabile quella del 14 maggio 1974 sul referendum per il divorzio, in cui Amintore Fanfani veniva trasformato nel tappo di una bottiglia di champagne. Da quel momento il suo nome divenne sinonimo di satira pungente.
Nel 1975 fu tra i fondatori di La Repubblica, dove creò l’inserto “Satyricon”, primo spazio italiano interamente dedicato alla satira. Negli anni successivi collaborò con La Stampa e L’Espresso, fino a Panorama, con cui mantenne un lungo sodalizio.
In totale, ha prodotto oltre diecimila vignette, raccolte in 55 volumi pubblicati da Mondadori, che hanno venduto più di tre milioni di copie. Tra le opere più note: Il Forattone 1973-2015 (2015), Arièccoci (2016) e Abbecedario della politica (2017).
La sua penna non ha mai risparmiato nessuno, suscitando spesso polemiche e querele – venti in tutto, per sua stessa ammissione, “solo da esponenti della sinistra”. Bersagli delle sue caricature sono stati leader di ogni schieramento: da Bettino Craxi a Enrico Berlinguer, da Giovanni Spadolini a Massimo D’Alema, passando per Romano Prodi, Walter Veltroni e Silvio Berlusconi.
Celebre lo scontro con D’Alema, rappresentato mentre cancellava con il bianchetto i nomi del dossier Mitrokhin: una vignetta che nel 1999 portò a una querela da tre miliardi di lire e segnò l’addio di Forattini a La Repubblica.
Forattini aveva una straordinaria capacità di trasformare i politici in personaggi simbolici: Giuliano Amato in Topolino, Walter Veltroni in un bruco, Umberto Bossi in Pluto, Romano Prodi in un prete comunista.
Con ironia e disincanto, raccontò l’Italia del dopoguerra, Tangentopoli, la Seconda Repubblica e i loro protagonisti, sempre in equilibrio tra comicità e provocazione.
Nel corso della sua carriera ricevette numerosi premi per l’umorismo e il giornalismo: il Premiolino, il Premio Satira di Forte dei Marmi, il Pannunzio, l’Hemingway e l’Acqui Storia.
Fu insignito anche dell’Ambrogino d’Oro dal Comune di Milano e della cittadinanza onoraria di Asti.
Fino agli ultimi anni, Forattini ha continuato a disegnare e commentare con la matita la vita politica italiana.
Il suo segno resterà indelebile nella memoria collettiva, come quello di un artista capace di trasformare l’attualità in immagine e la risata in pensiero.
I più letti
L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..