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Il fatto
04 Novembre 2025 - 20:45
«Come vi ho fatto così vi distruggo». E’ Don Alì, quello che si è definito “il Re dei Maranza” a prendere la parola sui social. Una storia di qualche secondo su Instagram «so cosa è successo, è stato torturato un disabile di 15 anni, sappiate, voi che lo avete fatto, che ho i vostri profili, me li hanno dati, so che vivete a Moncalieri». In un clima dove si teme “la legge del taglione” e le vendette da strada, mancava solo lui a buttare benzina sul fuoco. Aizzare ancora ragazzini contro ragazzini. E succede proprio lo stesso giorno in cui la scuola dove insegna il maestro che lui, Alì, ha minacciato con un video social - dove il king dei maranza non si è preoccupato di oscurare il viso della figlia dell’uomo - diffonde una nota dove esprime ancora solidarietà all’insegnante e precisa la presa di posizione verso il dipendente. L’uomo, difeso dagli avvocati Davide Salvo e Davide Noviello, ha sporto una denuncia verso Don Alì - al secolo Said Alì - e la macchina giudiziaria si è messa in moto, un fascicolo aperto in Procura e una diffida stragiudiziale in cui i legali chiedono un risarcimento di 150mila euro. Don Alì da oltre 5 anni diffonde video che lo immortalano mentre compie illeciti o reati. Ma questa volta potrebbe essere diversa: i segnali della difesa del maestro sono quelli di chi non ha intenzione di abbassare la testa.
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