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Il caso

Torino, sei arresti in un’ora: la notte delle spaccate fermata dalle volanti

Sessanta minuti scarsi, quattro quartieri. Ecco cosa è successo

Torino, sei arresti in un’ora: la notte delle spaccate fermata dalle volanti

Torino, tra le 3.45 e le 4.40. Sessanta minuti scarsi in cui le volanti hanno messo in fila sei arresti, nei quartieri più esposti alle spaccate: Barriera Milano, Madonna di Campagna, Borgo Rebaudengo, Cenisia. Un’ora che racconta la pressione crescente della questura contro una serie di furti diventati una piaga.

Il primo intervento alle 3.45, in piazza Rebaudengo. Il proprietario di un negozio di elettronica, collegato da remoto alle telecamere del locale, vede tre persone dentro l’attività. Chiama la polizia. Quando la volante arriva, i tre hanno segato le grate del bagno e sfondato un vetro. Solo uno riesce a essere bloccato: ha 29 anni. Gli altri si dileguano. Cinque minuti dopo, 3.50, in via Stradella. Un altro equipaggio sorprende due uomini all’interno di un ristorante, entrati dopo aver forzato una finestra. Uno tenta di nascondersi nello scantinato. È inutile: viene trovato e arrestato. Dagli accertamenti emerge che era evaso dai domiciliari. Poco prima delle quattro, un altro episodio. In corso Rosselli, gli agenti intercettano un 37enne in bicicletta. Sta scappando. Pochi minuti prima ha usato un blocco di cemento per spaccare la vetrina di un negozio di telefonia in via Frejus, da cui ha portato via smartphone, un computer e un tablet: circa 7 mila euro di valore. Durante la fuga abbandona lo zaino con la refurtiva sul marciapiede. Lo recuperano gli agenti. Lui finisce in manette.

Quasi in contemporanea, in corso Vercelli, due cittadini marocchini, 20 e 37 anni, vengono sorpresi mentre rompono il finestrino di un’auto in sosta. Arrestati per tentato furto in concorso. Dalle verifiche emergono altri carichi pendenti: il più grande è destinatario di una custodia cautelare in carcere, il più giovane di un ordine di carcerazione.

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