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Il caso
28 Novembre 2025 - 14:10
La Circoscrizione 6 si sente abbandonata, sia dalle istituzioni che dalla polizia municipale. L’invasione di camper continua a colpire Regio Parco, diventata a tutti gli effetti un’area di sosta. Una situazione su cui si sta facendo fatica a intervenire, e su cui invece Giulia Zaccaro, coordinatrice all’Ambiente della Circoscrizione, entra a gamba tesa: «Noi diciamo che Regio Parco, da ormai 4 anni - da quando ci siamo insediati, più o meno - soffre di queste problematiche». L’area, racconta, è diventata oggetto di una narrazione ironica, ma soprattutto dolorosa, da parte dei cittadini, che arrivano a chiamarla «camping Sofia» o «camping parco della Confluenza». La presenza stabile di insediamenti nomadi e occupazioni improprie di spazi verdi e aree pubbliche, un fenomeno che - sostiene Zaccaro - la città potrebbe affrontare con strumenti normativi adeguati, ma senza volerlo o senza riuscirci. «C’è una legge regionale che esiste, è molto dura, e deve venire applicata. Ci chiediamo perché la polizia municipale, in particolare il nucleo Nomadi, non stia portando i risultati dovuti a tutti quanti noi, cittadini compresi». Le critiche non riguardano solo l’efficacia dei controlli, ma anche il dialogo istituzionale: «Il nucleo Nomadi negli ultimi anni ha smesso di interloquire direttamente con la Circoscrizione», evidenzia Zaccaro.
Interviene direttamente anche il presidente della Circoscrizione, Valerio Lomanto, che apre con parole inequivocabili: «Da quando c’è Porcedda non ci parla più». Lomanto denuncia un fronte istituzionale che sembra essersi allontanato proprio nel momento più importante per il quartiere: «Regio Parco è ormai da quattro anni, da quando ci siamo insediati, che soffre di queste problematiche, che la legge regionale esiste, deve solo essere applicata. Ci chiediamo perché la polizia municipale, in particolare il nucleo Nomadi, che negli ultimi anni ha smesso completamente di collaborare con la Circoscrizione, non si interfacci neanche più, e non stia però nel frattempo portando risultati».
Il presidente riconosce che con la nuova amministrazione regionale qualche passo avanti c’è stato sul fronte delle occupazioni abusive di stabili, «ma invece per quanto riguarda i caravan, la polizia municipale non sta applicando la normativa della legge Marrone». È su questo punto che Lomanto insiste maggiormente: «Oltre a professarsi securitari sui giornali, poi il dato di fatto è che la città non sta facendo nulla per garantire la sicurezza dei propri cittadini».
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