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Il fatto
30 Dicembre 2025 - 15:00
Manca poco all’inizio delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, in programma dal 6 al 22 febbraio. Già ora il mercato degli alloggi mostra segnali di forte pressione: hotel e affitti brevi registrano aumenti significativi, soprattutto nelle zone centrali della città. Analizzando piattaforme come Airbnb e Booking, le tariffe si confermano in crescita, con disponibilità ridotte.
Secondo Federalberghi Milano, le strutture più vicine al centro sono ormai quasi tutte prenotate. Gran parte delle camere è occupata dalla cosiddetta “famiglia olimpica”, comprendente sponsor, delegazioni ufficiali e personale collegato agli atleti. Nelle zone periferiche c’è ancora margine, ma gli operatori prevedono un aumento dell’occupazione con l’arrivo dei tifosi.
Le analisi degli albergatori mostrano come i prezzi medi delle camere siano quasi raddoppiati: una doppia centrale supera in media i 420 euro a notte. Si va dai 140 euro in periferia fino a quasi 4.000 euro per una sistemazione vicino al Duomo. Settimane prima dell’apertura, alcune tariffe scendono di circa la metà.
Durante le notti del 6 e 7 febbraio 2026, su Booking, una “king room” in un cinque stelle centrale arriva a quasi 3.900 euro a notte, mentre solo sette giorni prima costava circa 1.400 euro. Anche vicino alla Stazione Centrale, le suite di alto livello superano i 3.800 euro, rispetto ai prezzi dimezzati di fine gennaio.
Le opzioni più accessibili subiscono incrementi rilevanti: a Missori una matrimoniale passa da 259 a oltre 450 euro, mentre sui Navigli una camera singola in un hotel a una stella sale da 170 a quasi 390 euro. Anche la sistemazione più economica a Casoretto registra un aumento, da poco più di 100 euro a circa 140 euro a notte.
Gli affitti brevi seguono la stessa tendenza. In Brera, un appartamento intero passa da circa 200 euro a oltre 350 euro a notte. All’Arco della Pace e a Porta Venezia gli incrementi sono simili: da 190–200 euro si arriva oltre i 300–340 euro.
Nei quartieri vicini agli impianti sportivi, la difficoltà maggiore è la scarsità di sistemazioni. Ad Assago, sede del pattinaggio di figura e short track, le case disponibili finiscono già dal 5 febbraio. Stesso problema a Rho, dove si disputano pattinaggio di velocità e hockey su ghiaccio. A Santa Giulia, le tariffe passano da circa 200 a oltre 350 euro a notte, con obbligo di soggiorno minimo che fa ulteriormente crescere il costo.
La zona dello stadio San Siro, dove si terrà la cerimonia inaugurale, registra gli aumenti più marcati: un bilocale a pochi passi dall’impianto, che una settimana prima costava 200 euro, supera i 2.000 euro per il 6 febbraio. Molti alloggi risultano già prenotati per l’intero periodo olimpico.
Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, spiega:
“La città si prepara all’evento olimpico. Le attività commerciali sono pronte, ma il turismo non va pressato eccessivamente. Proponiamo, ad esempio, un incremento del biglietto della metro Linate–San Babila per i turisti, per generare risorse senza penalizzare troppo i viaggiatori”.
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