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L'INIZIATIVA

Ecco i migliori ristoranti etnici in città: «Ci siamo tutti innamorati di Torino»

Chef Kumalè presenta la sua nuova guida “BestEathnic” insieme a Confesercenti: «Settore in forte espansione»

Ecco i  migliori ristoranti etnici in città: «Ci siamo  tutti innamorati di Torino»

Dall’estremo Oriente all’America Latina, passando per il Maghreb e l’Europa. Un vero e proprio giro del mondo culinario, tutto all’interno della nostra Torino, quello raccontato nella guida gratuita “BestEathnic” dal critico gastronomico Vittorio Castellani, alias Chef Kumalè, presentata ieri nella sede di Confesercenti di Torino.

SCARICA LA GUIDA QUI: BESTEATHNIC 2023

I migliori ristoratori etnici insieme al critico Vittorio Castellani e il presidente di Confesercenti Torino, Giancarlo Banchieri 

E’ senza dubbio l’amore il filo conduttore che lega tutti i 65 migliori indirizzi testati direttamente da Castellani, considerato da molti il miglior critico di ristoranti etnici d’Italia. C’è chi si è innamorato di Torino, certamente tutti amano la cucina della propria terra, e c’è anche chi ha cambiato lavoro e aprire un ristorante qui, come l’inglese Adam Smith, che dopo essersi innamorato della sua Manuela, ha deciso di lasciare il suo impiego da ingegnere e di cimentarsi nell’unico ristorante inglese presente in Italia, lo “Smith’s British” di via Virle, proponendo piatti della tradizione britannica: dal fish and chips, al roast beef, dai brunch domenicali al rito dell’high tea. 

L’amore per l’Italia ha invece spinto lo chef messicano Jerry Sanchez a trasferirsi a Torino per proporre le sue ricette al ristorante “El Beso” in via Galliari e ad aprire il suo negozio di salse “Al Chile” in via Corte d’Appello. C’è poi chi è a Torino da tempo e si è già fatto un nome, come Kumar, titolare del ristorante indiano “Gandhi” in corso Regio Parco, che festeggerà presto 25 anni di attività. Ce ne ha messi 17 di anni invece Demir, pioniere dello street food di qualità nel suo chiosco di piazza Adriano, per inaugurare il suo ristorante “Da Demir” nella vicina via Frejus, dove serve, oltre al kebab, vari piatti della tradizione turca preparati però con la carne piemontese.

Tra i numerosi ristoranti orientali presenti nella guida svettano i cinesi “Zheng Yang” e “Chen Lon”, entrambi in via Principi D’Acaja, fondati rispettivamente nel 1986 e 1994. Tra i giapponesi spiccano: “Kokoroya" in via Piave e “Miyabi” in via Villa della Regina. Non mancano poi gli italiani che hanno deciso di dedicarsi alla cucina etnica, come il quattro volte campione mondiale di kickboxing, Carlo Barbuto, che ha aperto il ristorante “Thai Food” in via Madama Cristina, o come Daniele Bruno, che dopo aver lavorato a lungo come pr in discoteca, ha aperto un piccolo ristorante in Crocetta nel 2008 per dare vita negli anni alle catene “Mr Kim”, “Mai Thai” e “Kombu”. Numerose sono anche le collaborazioni tra italiani e stranieri, come avviene nel ristorante fusion nippoperuviano “Azotea” in via Maria Vittoria, gestito da Matteo Fornaro e Noemi Dell’Agnello, insieme allo chef Alexander Robles. Infine, il punto di riferimento per la cultura araba resta sempre “Le Gran Maghreb” a Porta Palazzo, uno dei primi ristoranti maghrebini di Torino, aperto ormai 26 anni fa.

La guida segnala anche "Casa Armenia" in via Napione, gli iraniani "Cibo Colbe" in corso Unione Sovietica e "Persian Food" in via San Massimo, i siriani "Eria 5 petali" in via San Pio V e "Cucina di Damasco" in via Monferrato, gli indiani "Dawt" in via Damasco, "Thali" in corso Casale e "Zaika" in via Postumia, il palestinese "La Terra Santa" in via Monti, il thailandese "Curry & Co." in via Verdi, il giapponese "Takayomi Minamoto" in via Bogino, i cinesi "Mei Shi Mei Ke" in via Cibrario e "Oh Crispa!" in via Belfiore, i maghrebini "Kartaj Marrakech" in corso XI Febbraio e "Al Andalous" in via Fiocchetto, gli argentini "El Barrio Argentino" in via Bellezia e "Alpi Empanadas" in corso Peschiera, i peruviani "Kai" in via Torricelli, "La Rustica" in via Osasco e "Patria Cevicheria" in via Berthollet, il venezuelano "Caribbean Bistrot", il colombiano "La Finca" in via Montevecchio, il cubano "La Isla" in via Pragelato, l'indonesiano "Warung Java" in via Vanchiglia e il noto messicano "Revolucion" in corso Casale. Tra i "fusion oriental" compaiono infine: "Bao Lab" in via Maria Vittoria, "Dimsum Di Luca" in via Di Nanni e "Noodle Store" in corso Trapani.

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