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Ecco la “piazza egizia” dell’archistar olandese: sarà pronta nel 2024

piazza egizia gn

Il prossimo anno i torinesi potranno contare su una nuova piazza “aulica” in pieno centro, di fronte al Museo Egizio, disegnata da uno degli studi di architettura più importanti al mondo: L’Office for Metropolitan Architecture (Oma) di Rotterdam fondato dal famosissimo architetto Rem Khoolhaas che ha ripensato la corte interna con un progetto del valore complessivo di 12,5 milioni finanziati dalla Compagnia di San Paolo in occasione del bicentenario del museo.

Una corte coperta e luminosa a tre livelli Il progetto, firmato dal manager partner di Oma, David Gianotten, vincitore del bando tra cinque finalisti, intende valorizzare il Tempio di Ellesija, donato dal governo egiziano all’Italia nel 1970 e recuperare il carattere originario del Palazzo del Collegio dei Nobili integrando l’edificio nel suo contesto urbano con una “Piazza Egizia” pubblica, coperta da una nuova copertura vetrata realizzata con travi e pilastri in acciaio. In questo modo la corte diviene uno spazio climatizzato accogliente e accessibile, organizzata su più livelli che vanno dalla copertura al piano inferiore, in un’articolazione multi-planare che rende la corte una grande hall pubblica a tripla altezza. L’apertura di porzioni di solaio ai diversi piani permette al museo di affacciarsi sulla sua corte e a questa di affacciarsi, a sua volta, sul livello sottostante fino a traguardare le fondazioni del palazzo e i resti della stratificazione storica della città. I vari livelli sono collegati dalla “scala teatro”, un’ampia gradinata centrale vivibile in vari modi.

Caffè e realtà virtuale Le persone che decidono di attraversare il museo potranno usufruire gratuitamente dei suoi servizi pubblici (caffetteria, area per eventi, giardino egizio, bookshop, libreria). In alternativa, con l’acquisto del biglietto, possono accedere al percorso espositivo permanente, alle aule didattiche, ai laboratori di ricerca e restauro, agli spazi espositivi temporanei, e alla sala immersiva al piano inferiore, con tanto di ologrammi, realtà virtuale e altri effetti.

Auditorium, più spazi museali e giardini egizi Nel lato dell’Accademia la piazza si apre su un patio dedicato ad ospitare eventi, conferenze, talk e dibattiti, ma anche performance artistiche e musicali. Il progetto, oltre a migliorare l’accoglienza del Museo restituisce alla collettività la corte dell’edificio, amplia gli suoi spazi espositivi del museo e rendendo liberamente accessibili alcuni elementi importanti della collezione museale come il tempio di Ellesija, un patio dedicato al percorso espositivo naturalistico del progetto Cortile Aperto Flora, il “Giardino Egizio”. Qui è prevista un’installazione permanente capace di ricreare la vegetazione e la suggestione dei giardini dell’antico Egitto attraverso vasche per la piantumazione dell’apparato vegetativo e altre per le piante acquatiche.

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