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Economia
18 Aprile 2025 - 13:45
Mutuo casa
Il 18 aprile 2025, la Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato un nuovo taglio di 25 punti base al costo del denaro, portando a sette il numero di riduzioni consecutive da giugno 2024. Questa mossa non solo riflette la volontà dell'istituto di Francoforte di rispondere all'incertezza globale, ma avrà anche effetti diretti sul mercato dei mutui, in particolare su quelli a tasso variabile, che presto potrebbero diventare più economici rispetto a quelli a tasso fisso.
Grazie alla nuova riduzione dei tassi da parte della BCE, la rata mensile di un mutuo variabile standard potrebbe diminuire di circa 17 euro, passando da 640 a 623 euro. E questo è solo l'inizio. Le previsioni suggeriscono che, nel corso del 2025, l'Euribor a 3 mesi, l'indice di riferimento per i mutui a tasso variabile, continuerà a scendere gradualmente, portando la rata del mutuo a 598 euro entro dicembre 2025, con un risparmio complessivo di circa 42 euro rispetto alla situazione attuale.
Un beneficio che potrebbe essere particolarmente allettante per chi sta cercando un mutuo o per chi già ha un mutuo variabile e sta pensando a una riflessione sulla sua scelta.
Attualmente, i mutui a tasso fisso risultano essere leggermente più convenienti rispetto ai variabili, con un Tan medio del 2,76% per una rata di circa 582 euro, rispetto al 2,97% per i tassi variabili che implicherebbero una rata di 596 euro. Tuttavia, l'attuale vantaggio del tasso fisso potrebbe non durare a lungo.
Infatti, con il calo dell'Euribor sotto l'IRS (tasso di riferimento per i mutui fissi), i mutui a tasso variabile stanno diventando progressivamente più competitivi. "Ci aspettiamo che nei prossimi mesi i tassi variabili diventino più convenienti rispetto ai fissi", spiegano gli esperti di Facile.it, suggerendo che presto i mutui variabili torneranno a essere un'opzione molto appetibile per gli aspiranti mutuatari.
Scegliere tra un tasso fisso e uno variabile dipende dalle preferenze personali e dalle condizioni economiche future. Se un mutuo a tasso fisso offre stabilità e una rata più bassa fin da subito, un mutuo variabile comporta un rischio maggiore, ma potrebbe risultare vantaggioso se i tassi continuano a scendere. In ogni caso, i mutuatari hanno sempre la possibilità di surrogare il mutuo, passando da un tasso fisso a uno variabile in futuro, qualora la situazione dovesse evolversi favorevolmente.
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