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Economia

Ferrari, utile netto a 412 milioni: +17% nel primo trimestre 2025

La Casa di Maranello archivia un trimestre da record con margini operativi al 30,3%

Ferrari, utile netto a 412 milioni: +17% nel primo trimestre 2025

Ferrari parte in quarta nel 2025 e archivia un primo trimestre da record. La Casa di Maranello ha registrato ricavi netti pari a 1,79 miliardi di euro, in aumento del 13% rispetto allo stesso periodo del 2024. Le consegne totali si sono attestate a 3.593 unità, 33 in più rispetto al primo trimestre dello scorso anno. A brillare sono soprattutto gli utili. L’utile netto è salito a 412 milioni di euro, con un incremento del 17%, mentre l’utile operativo (Ebit) ha raggiunto i 542 milioni, in crescita del 22,7%, con un margine operativo pari al 30,3%.

«È stato un grande inizio d’anno», ha commentato l’amministratore delegato Benedetto Vigna. «Tutti i principali parametri hanno registrato una crescita a doppia cifra, con una forte redditività guidata dal nostro mix prodotto e dalla continua domanda di personalizzazioni. Ancora una volta, trova conferma la nostra strategia che punta alla qualità dei ricavi più che ai volumi». Vigna ha ricordato che l’azienda lancerà sei nuovi modelli, tra cui le 296 Speciale e 296 Speciale A già presentate, e ha confermato l’atteso debutto della prima Ferrari elettrica, descritta come «protagonista di un lancio unico e innovativo».

Nonostante lo scenario internazionale incerto, in particolare per l’eventuale introduzione di dazi sulle auto europee negli Stati Uniti, Ferrari ha confermato la guidance 2025. L’azienda prevede di chiudere l’anno con ricavi netti pari o superiori a 7 miliardi di euro, con una crescita di almeno il 5% sul 2024. L’Ebitda adjusted è stimato a 2,68 miliardi di euro o più, con un margine al 38,3%, mentre l’utile operativo adjusted dovrebbe raggiungere i 2,03 miliardi (+7%), con un margine del 29%. Le previsioni sull’utile per azione (EPS) si attestano a 8,60 euro o più, mentre il free cash flow industriale è atteso in crescita del 17%, a quota 1,20 miliardi di euro.

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