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Toyota prevede un calo del 21% dell'utile operativo a causa dei dazi USA

La stima si aggirerebbe attorno ai 3.800 miliardi di yen, ovvero circa 26 miliardi di dollari

Toyota prevede un calo del 21% dell'utile operativo a causa dei dazi USA

Toyota si prepara a un anno difficile: l'azienda prevede un calo del 21% dell'utile operativo per l’anno fiscale 2026, con una stima di 3.800 miliardi di yen (circa 26 miliardi di dollari), in netto arretramento rispetto ai 4.800 miliardi dello scorso anno. Nonostante il forte ribasso, la previsione si allinea sostanzialmente alle aspettative degli analisti, che avevano indicato una media di 4.750 miliardi di yen, secondo i dati di LSEG.

A spingere verso il basso queste stime, sono una serie di fattori economici globali. In primo luogo, l’apprezzamento dello yen ha eroso la competitività dei prodotti giapponesi sui mercati internazionali. In secondo luogo, l'aumento dei prezzi delle materie prime ha ulteriormente stretto i margini di profitto. A complicare il quadro, ci sono anche le politiche commerciali degli Stati Uniti, in particolare i dazi imposti durante l'amministrazione Trump, che continuano a minare le esportazioni verso gli Stati Uniti e a erodere la fiducia dei consumatori, non solo americani.

Il mercato statunitense si configura come una delle principali incognite per il colosso giapponese. Toyota si trova a dover affrontare un possibile aumento dei costi del lavoro e la necessità di nuovi investimenti, nel caso in cui decidesse di espandere la produzione sul suolo americano per evitare i dazi e mantenere la competitività. Un contesto che obbliga l'azienda a fare scelte strategiche cruciali per preservare la propria posizione di mercato.

In Cina, Toyota registra un calo delle vendite meno marcato rispetto ad altri marchi giapponesi, ma nonostante ciò fatica a contrastare un declino che sembra ormai strutturale, alimentato dalla crescente pressione dei marchi cinesi, sempre più competitivi. Nel frattempo, in Europa, Toyota deve fare i conti con una flessione delle vendite (-5,9%), mentre in Asia il brand continua a crescere, registrando un incremento del 13,5% rispetto allo scorso anno.

Nonostante le difficoltà, Toyota rimane il leader globale, con 2,62 milioni di auto vendute nei primi mesi del 2025, segnando un aumento del 6,9% su base annua. Dietro di lei, Volkswagen segue con 2,03 milioni di veicoli venduti (+0,9%). Tuttavia, la crescente competizione non riguarda solo i colossi tradizionali: nel settore delle auto elettriche, BYD ha raddoppiato i propri profitti, raggiungendo un margine del 6,4% e superando Tesla in diversi mercati europei, tra cui Italia e Spagna, grazie a una gamma di veicoli più competitiva nei prezzi.

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