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agricoltura
28 Maggio 2025 - 12:25
L’Italia, la Grecia e altre quindici nazioni hanno espresso un netto rifiuto alla proposta della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che vorrebbe accorpare i fondi della Politica Agricola Comune (PAC) e della Politica di coesione in un fondo unico. La decisione, sostenuta da Coldiretti e Filiera Italia, mira a garantire un bilancio dedicato e coerente per il settore agricolo, evitando il rischio di un indebolimento delle misure di sostegno agli agricoltori.
Secondo Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale, l’accorpamento delle risorse agricole in un fondo unico rappresenterebbe un errore strategico e politico. "Sottrarre risorse all’agricoltura produttiva metterebbe a rischio l’efficacia stessa della PAC nel sostenere le imprese agricole di fronte alle sfide globali e ambientali," hanno dichiarato.
I 17 Paesi che si oppongono al fondo unico sottolineano che la PAC, con la sua struttura a due pilastri, ha garantito per decenni sicurezza alimentare, sostenibilità ambientale e reddito agli agricoltori. Secondo il Consiglio Agrifish, l’idea di un fondo unico potrebbe snaturare il senso originario della PAC, trasferendo risorse verso capitoli non direttamente legati alla produzione agricola.
Il dibattito sul futuro della PAC è ancora aperto, ma i Paesi contrari chiedono alla Commissione Europea di rispettare un bilancio separato e indipendente, mantenendo le attuali misure di sviluppo rurale e garantendo un livello adeguato di finanziamento per il periodo post-2027. La posizione italiana, sostenuta dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, è chiara: la PAC deve rimanere forte e autonoma, per continuare a essere un pilastro fondamentale della sicurezza alimentare e della competitività agricola europea.
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