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Estate 2025, aumentano i costi per spiagge e case vacanze: le località più care e quelle più accessibili

Si registrano rincari diffusi nei servizi balneari e nei canoni di locazione estiva. Liguria e Toscana tra le regioni più costose

Estate 2025, aumentano i costi per spiagge e case vacanze

Foto di repertorio

L’estate 2025 si prospetta all’insegna di un aumento generalizzato dei costi per chi sceglierà il mare come destinazione. Secondo un’indagine condotta da Altroconsumo su 213 stabilimenti balneari in tutta Italia, i prezzi per una postazione in spiaggia — ombrellone e due lettini — aumenteranno in media del 5% rispetto al 2024. Nella settimana centrale di agosto, il costo medio nazionale è salito da 182 euro del 2021 a 212 euro, segnando un incremento complessivo del 17% in quattro anni.

Tra le località più care, Alassio si conferma in cima alla classifica con tariffe che raggiungono i 354 euro settimanali per una postazione nelle prime file vista mare. Seguono Gallipoli, Alghero e Viareggio, dove i prezzi oscillano tra 217 e 316 euro. Al contrario, Rimini risulta tra le località più accessibili, con costi tra 150 e 166 euro, affiancata da Lignano Sabbiadoro, Senigallia e Anzio.

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Ai costi per lettini e ombrelloni si aggiungono numerose spese accessorie, tra cui docce, cabine, giochi, servizi igienici e supplementi per persone aggiuntive. In alcune zone della Liguria, il sovrapprezzo per una terza persona può far salire il conto giornaliero fino a 55 euro. Le spiagge libere, pur rappresentando un'alternativa economica, continuano a ridursi a vantaggio dei lidi privati. Inoltre, mancano spesso di servizi adeguati, compresi quelli minimi di pulizia e accessibilità.

Anche gli affitti delle case vacanze registrano aumenti significativi. Un’analisi di SoloAffitti evidenzia rincari fino al 15% nelle aree costiere di Lazio e Toscana rispetto all’estate precedente. Negli ultimi tre anni, l’aumento cumulato degli affitti in località balneari prossime ai grandi centri urbani ha raggiunto quasi il 30%. Tra le mete più richieste figurano Sperlonga, San Felice Circeo, Terracina e Capalbio.

Le motivazioni alla base di questi aumenti includono il consolidamento del turismo di prossimità, favorito dalla possibilità di lavorare da remoto, e le recenti modifiche fiscali che hanno inciso sull’offerta. L’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN) per gli affitti brevi e l’aumento della cedolare secca al 26% per il secondo immobile in locazione hanno spinto molti proprietari a ritoccare i prezzi.

Attualmente, l’affitto mensile di un bilocale o trilocale vista mare può arrivare a 3.000 euro, con punte di 4.500 euro nei luoghi più esclusivi del litorale laziale. Silvia Spronelli, amministratrice di SoloAffitti, sottolinea che il mercato degli affitti turistici richiede sempre più una gestione professionale per bilanciare redditività e accessibilità.

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