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Economia

Modello 730/2025: ecco tutte le spese che non si possono scaricare

Dai regali aziendali alle cure estetiche, una guida per evitare errori nella dichiarazione dei redditi

Modello 730/2025: ecco tutte le spese che non si possono scaricare

Modello 730

Con la stagione delle dichiarazioni dei redditi alle porte, è fondamentale conoscere quali spese non danno diritto ad agevolazioni fiscali. Il Modello 730/2025, utile per comunicare redditi e oneri sostenuti nel 2024, prevede infatti una distinzione precisa tra spese deducibili e spese detraibili. Eppure, ci sono categorie di spese che, anche se sostenute, non producono alcun beneficio fiscale.

Le spese deducibili riducono il reddito imponibile, abbassando la base su cui vengono calcolate le tasse. Rientrano in questa categoria, ad esempio, i contributi previdenziali obbligatori e gli assegni di mantenimento. Le spese detraibili, invece, si sottraggono direttamente dall’imposta lorda e comprendono, tra le altre, interessi sul mutuo, spese sanitarie certificate e costi scolastici dei figli.

Tra le voci non scaricabili nel 730/2025, vi sono:

  • Spese di rappresentanza senza diretto legame professionale: cene, pranzi e omaggi non giustificati da promozione aziendale o attività lavorative.

  • Beni di lusso e oggetti a uso personale, come capi d’alta moda, opere d’arte e auto di fascia alta, se non legati all’attività lavorativa.

  • Spese sanitarie all’estero non certificate secondo i criteri italiani e interventi estetici non terapeutici, esclusi dal beneficio del 19%.

  • Retribuzioni per personale domestico come colf e baby sitter, che non danno diritto a deduzioni, se non per i contributi previdenziali obbligatori, in forma parziale.

  • Corsi privati non legati all’attività lavorativa, come lezioni di cucina, danza o master generici.

  • Pagamenti in contanti o senza tracciabilità, che invalidano la detrazione per molte spese, comprese quelle sanitarie o scolastiche, se non accompagnate da documenti con codice fiscale e ricevute fiscali.

Novità importante del 2025 è l’applicazione di una franchigia di 260 euro sulle detrazioni al 19% per chi supera i 50.000 euro di reddito. Solo le spese mediche mantengono la franchigia precedente di 129,11 euro.

Inserire spese non ammesse nella dichiarazione non dà alcun vantaggio e può causare errori che richiedono correzioni. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 14889 del 28 maggio 2024, ha ribadito che è possibile recuperare detrazioni non inserite entro cinque anni, ma conviene evitare disattenzioni fin da subito.

Per evitare sanzioni e perdere tempo in rettifiche, meglio conoscere in anticipo cosa non si può scaricare: un passaggio spesso trascurato, ma fondamentale per presentare una dichiarazione dei redditi corretta.

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