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XAI brucia miliardi ma punta alla vetta: Musk vuole battere OpenAI in anticipo

Il patron di Tesla stima di incassare 500 milioni di dollari nel 2025 e punta a superare i 2 miliardi nel 2026

XAI brucia miliardi ma punta alla vetta: Musk vuole battere OpenAI in anticipo

Elon Musk

Elon Musk non rallenta la corsa. La sua startup xAI, impegnata nello sviluppo di intelligenza artificiale, prevede di spendere ben 13 miliardi di dollari nel solo 2025, con un ritmo attuale che sfiora il miliardo al mese. Una marcia ad altissimo costo che, secondo i piani, dovrebbe condurre alla tanto attesa redditività entro il 2027, due anni prima rispetto alla rivale OpenAI, che prevede di andare in attivo solo nel 2029.

I numeri, però, al momento restano sbilanciati. xAI stima di incassare 500 milioni di dollari nel 2025 e punta a superare i 2 miliardi nel 2026. Una cifra importante, ma ancora distante dai 12,7 miliardi previsti da OpenAI nello stesso arco di tempo. Anche confrontata con Anthropic e altri competitor del settore, la creatura di Musk appare in rincorsa.

Per alimentare la macchina, xAI ha già raccolto 14 miliardi di dollari da investitori a partire dal 2023. Ma all’inizio del 2025 in cassa ne erano rimasti appena 4. Oggi è in chiusura un nuovo round da 4,3 miliardi e prevede di raccoglierne altri 6,4 nel 2026. A questi si aggiungono i 5 miliardi di prestiti ottenuti grazie all’intervento di Morgan Stanley. In totale, tra equity e debito, l’obiettivo è arrivare a 9,3 miliardi di nuovi fondi. Ma la metà di questi, fa sapere l’azienda, sarà già spesa nei prossimi tre mesi. E xAI attende anche un rimborso da 650 milioni da parte di un fornitore.

Sul piano tecnologico, la strategia è chiara: costruire i propri data center per evitare l’affitto a terzi. Grazie all’integrazione con X (ex Twitter), xAI può accedere a chip di ultima generazione e sfruttare il flusso continuo di dati social per addestrare i modelli, riducendo i costi legati all’acquisto di database esterni.

Musk ha bollato come “sciocchezze” alcune stime finanziarie circolate in queste settimane, ma non ha negato la portata titanica degli investimenti richiesti. Secondo il Carlyle Group, da qui al 2030 l’industria dell’intelligenza artificiale avrà bisogno di 1.800 miliardi di dollari solo per le infrastrutture.

Eppure, nonostante i conti in rosso e il futuro ancora da costruire, il mercato crede in xAI. La valutazione è passata da 51 miliardi alla fine del 2024 a 80 miliardi nei primi mesi del 2025.

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