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Il rincaro

Benzina oltre i 2,3 euro al litro: il caro carburante torna a colpire gli italiani

Il Garante per la sorveglianza dei prezzi del Mimit – su input del ministro Adolfo Urso – ha convocato una Commissione di allerta rapida

Benzina oltre i 2,3 euro al litro: il caro carburante torna a colpire gli italiani

L’instabilità del prezzo del petrolio torna a far tremare i distributori italiani, con effetti immediati per chi si mette alla guida. L’altalena delle quotazioni internazionali – innescata dalle nuove tensioni tra Stati Uniti e Iran – si riflette rapidamente sulle pompe: secondo i dati aggiornati, i rincari registrati venerdì scorso hanno spinto benzina e diesel ai livelli più alti da inizio aprile.

Il prezzo medio della benzina in modalità self service tocca quota 1,748 euro al litro, mentre il diesel si attesta a 1,670 euro. In modalità servito, i numeri sono ancora più pesanti: 1,886 euro per la verde, 1,806 euro per il gasolio. E sulle autostrade il prezzo decolla: in alcuni tratti la benzina ha sfondato la soglia psicologica dei 2,3 euro al litro, con picchi rilevati sulla A4 Milano-Brescia dove si arriva a 2,389 euro.

I consumatori parlano di speculazione, alimentati da un nuovo studio del Centro di formazione e ricerca sui consumi con Assoutenti: “La guerra in Iran, come già quella in Ucraina, viene usata come pretesto per rincari ingiustificati in assenza di veri blocchi alla produzione o interruzioni di traffico nello Stretto di Hormuz”. Secondo le stime, se quest’ultimo dovesse effettivamente chiudersi, il greggio potrebbe toccare i 100 dollari al barile, con la benzina che in Italia schizzerebbe in media a 2,024 euro al litro.

Dal canto suo, Assopetroli respinge ogni accusa: “Alla luce degli ultimi numeri, non emerge alcuna dinamica speculativa. Invece di alimentare polemiche infondate, invitiamo a promuovere una mobilità informata e consapevole”.

I timori però sono tangibili. L’Unione nazionale consumatori calcola che un pieno costa oggi 2 euro in più rispetto a una settimana fa. Un trend che ha spinto il Garante per la sorveglianza dei prezzi del Mimit – su input del ministro Adolfo Urso – a convocare per mercoledì 25 giugno alle 15 una Commissione di allerta rapida, per monitorare e valutare l’impatto delle tensioni geopolitiche sui listini alla pompa.

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