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In arrivo semplificazioni urbanistiche con la legge speciale “Cresci Piemonte”

La Giunta regionale del Piemonte ha approvato il disegno di legge con l’obiettivo di accelerare le procedure urbanistiche

In arrivo semplificazioni urbanistiche con la legge speciale “Cresci Piemonte”

La Giunta regionale del Piemonte ha approvato il disegno di legge “Cresci Piemonte”

La Giunta regionale del Piemonte ha approvato il disegno di legge “Cresci Piemonte”, con l’obiettivo di accelerare le procedure urbanistiche, in particolare per interventi finanziati da fondi europei, statali o regionali. Il provvedimento mira a dimezzare i tempi per l’approvazione delle varianti urbanistiche, rispondendo alle esigenze espresse da amministrazioni locali e operatori del settore.

Il fulcro della riforma riguarda le varianti ai piani regolatori comunali, con tempistiche più snelle, soprattutto se legate a progetti con fondi del PNRR, FESR o altri strumenti finanziari europei. In particolare:

  • Le varianti strutturali senza VAS (Valutazione Ambientale Strategica) avranno tempi ridotti da 60 a 30 giorni per la prima conferenza, da 90 a 45 per la seconda, e da 60 a 30 per la pubblicazione e osservazioni.

  • Per le varianti con VAS, i tempi saranno armonizzati con la normativa nazionale.

  • Le varianti semplificate vedranno scendere i tempi di pubblicazione e parere finale da 30 a 15 giorni, se la VAS non è necessaria.

Un altro elemento innovativo è l’estensione delle procedure semplificate anche a progetti strategici di soggetti privati con investimenti superiori ai 5 milioni di euro. Il provvedimento presta inoltre particolare attenzione alla città di Torino, attualmente impegnata nella revisione del Piano Regolatore, prevedendo il dimezzamento dei tempi della seconda conferenza di pianificazione da 120 a 60 giorni.

Viene istituita una cabina di regia che monitorerà le tempistiche delle varianti nei capoluoghi piemontesi (Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbania, Vercelli). Parallelamente, è stato creato un tavolo tecnico per l’elaborazione di una nuova legge urbanistica regionale, attesa da decenni: l’attuale normativa risale al 1977.

“Cresci Piemonte” avrà validità fino al 31 dicembre 2030 e sarà applicabile a investimenti stimati in oltre 5 miliardi di euro, così suddivisi:

  • 1,7 miliardi da fondi PNRR (da rendicontare entro il 2026),

  • 1,5 miliardi da fondi FESR,

  • 820 milioni dal Programma Sviluppo e Coesione 2021-2027,

  • 400 milioni dal Programma Operativo Complementare (in chiusura nel 2026),

  • 750 milioni per lo sviluppo rurale 2023-2027.

A sostegno dei piccoli Comuni, l’articolo 8 della legge prevede uno stanziamento iniziale di 1,4 milioni di euro, destinati prioritariamente ai Comuni con meno di 5.000 abitanti e alle Unioni di Comuni. Ulteriori fondi potranno essere assegnati in sede di assestamento di bilancio.

Secondo quanto dichiarato dalla Giunta Cirio, la legge non interviene sui contenuti dei progetti, ma esclusivamente sulle procedure amministrative, mantenendo inalterati i livelli di tutela ambientale e paesaggistica. Il provvedimento è stato concepito per agevolare il lavoro delle amministrazioni comunali e ridurre il carico burocratico per cittadini e professionisti, con l’intento di evitare il rischio di perdere finanziamenti per ritardi autorizzativi.

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