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Chi sarà il prossimo Ceo di Renault? Il 15 luglio lo sapremo

Dopo l’uscita a sorpresa di Luca de Meo, il gruppo francese stringe i tempi per la nomina di un amministratore ad interim, che avverrà entro il 15 luglio

Chi sarà il prossimo Ceo di Renault? Il 15 luglio lo sapremo

Denis Le Vot, attuale numero uno del marchio Dacia e Maxime Picat, ex dirigente di Stellantis

Renault si prepara a voltare pagina. Dopo l’annuncio inaspettato dell’addio di Luca de Meo, destinato a diventare il nuovo Ceo del gruppo del lusso Kering, la casa automobilistica francese intende nominare un amministratore delegato ad interim già dalla prossima settimana. Lo riferisce il Financial Times, citando fonti vicine al dossier. La decisione segna un'accelerazione nel processo di selezione del successore definitivo, che il gruppo vuole definire il prima possibile per garantire stabilità in una fase cruciale. Secondo il quotidiano britannico, la rosa dei candidati si è ristretta a tre nomi: Denis Le Vot, attuale numero uno del marchio Dacia; Maxime Picat, ex dirigente di Stellantis; e François Provost, oggi responsabile per acquisti, partnership e affari pubblici all’interno del gruppo. La società di headhunting Russell Reynolds Associates affianca Renault in questo processo.

L’obiettivo sarebbe annunciare il nuovo amministratore entro il 15 luglio, data in cui è previsto l’addio ufficiale di de Meo. Tuttavia, non è escluso che il nome definitivo possa slittare oltre, considerando anche la pausa estiva. La priorità resta comunque evitare una fase di transizione prolungata come quella vissuta da Stellantis, che ha impiegato quasi un anno per sostituire Carlos Tavares. Tra i papabili, Le Vot è in vantaggio per aver rilanciato Dacia, trasformandola in uno dei brand più profittevoli del gruppo. È stato inoltre protagonista nella delicata uscita di Renault dal mercato russo. Picat, invece, ha lasciato Stellantis solo di recente, dopo essere stato escluso dalla corsa alla leadership globale a favore del responsabile per il Nord America, Antonio Filosa. Provost rappresenta invece un profilo più istituzionale, con un ruolo centrale nel dialogo con i partner strategici.

L’uscita di de Meo è stata come un fulmine a ciel sereno per il consiglio di amministrazione, avvenuta pochi giorni dopo la presentazione di un nuovo piano strategico per il gruppo. Nonostante questo, Renault non sente pressioni per una nomina immediata, anche grazie all’impostazione già tracciata dall’attuale Ceo per i prossimi anni, basata su tecnologia, elettrificazione e nuove alleanze industriali. Tra le sfide che il nuovo vertice dovrà affrontare ci sono il rapporto con lo Stato francese – ora primo azionista del gruppo – e la complessa ristrutturazione dell’alleanza storica con Nissan. Proprio in questo contesto, Renault ha annunciato una perdita contabile di 9,5 miliardi di euro, legata alla modifica del metodo di contabilizzazione della partecipazione nella casa giapponese, destinata a scendere dal 43% iniziale a circa il 10%.

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