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Economia
09 Luglio 2025 - 13:00
Un momento di forte crisi per l’auto elettrica è sbarcato negli Stati Uniti. Nissan ha deciso di posticipare la produzione di due nuovi Suv elettrici nello stabilimento di Canton, Mississippi, inizialmente prevista per il 2028. I modelli – destinati ai marchi Nissan e Infiniti – entreranno ora in produzione non prima della fine del 2028 o dell’inizio del 2029, secondo quanto riportato dall’agenzia giapponese Nikkei. Il rinvio è una risposta diretta alla sospensione degli incentivi fiscali per i veicoli elettrici, decisa dall’amministrazione Trump con la nuova legge One Big Beautiful Bill Act, e a una domanda ancora fievole da parte del mercato statunitense. In una nota, la filiale americana del gruppo ha confermato una “leggera modifica” ai piani produttivi, senza entrare nei dettagli. Nissan avrebbe originariamente pianificato l’introduzione di cinque modelli elettrici nel mercato USA. Tuttavia, due progetti sono già stati cancellati: un Suv compatto e una berlina non vedranno la luce.
Il caso Nissan non è isolato. Anche Toyota ha recentemente posticipato di due anni l’inizio della produzione del proprio veicolo elettrico negli Stati Uniti e interrotto l’assemblaggio di elettriche nello stabilimento dell’Indiana, preferendo puntare su versioni ibride e a benzina del Suv Grand Highlander. Honda, invece, ha direttamente abbandonato del tutto lo sviluppo di un Suv elettrico di grandi dimensioni. La battuta d’arresto arriva in seguito all’entrata in vigore della legge voluta da Donald Trump, che abolisce gli incentivi fiscali fino a 7.500 dollari per l’acquisto di Ev prodotti in Nord America. Tali agevolazioni, introdotte durante l’amministrazione Biden, erano state estese nel 2023 anche ai veicoli esteri in leasing, contribuendo a far salire le vendite in leasing di auto elettriche dal 10% al 66% in appena due anni, come spiega Cox Automotive.
Con la loro eliminazione, i margini di redditività si assottigliano e le vendite faticano a decollare, nonostante sconti crescenti: ad aprile, gli incentivi medi applicati dai costruttori sono saliti al 14,5% del prezzo, contro il 7% medio per le auto a benzina. Ma nemmeno queste strategie aggressive sono bastate. A oggi, solo il 7% delle nuove immatricolazioni negli Stati Uniti riguarda veicoli elettrici, un dato lontanissimo dall’obiettivo del 50% fissato dalla precedente amministrazione per il 2030. Il prezzo medio ancora elevato, la scarsità di colonnine di ricarica e la quasi totale assenza di modelli al di sotto dei 30.000 dollari rappresentano ostacoli strutturali ancora irrisolti.
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