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Automotive & Dazi
15 Luglio 2025 - 11:10
Dodge Hornet 2024
La scure dei dazi americani colpisce l’industria automobilistica italiana. Stellantis ha annunciato il rinvio della produzione della Dodge Hornet model year 2026 nello stabilimento di Pomigliano d’Arco, in Campania. Il motivo è strettamente legato all’incertezza generata dalle nuove politiche tariffarie dell’amministrazione Trump, che ha recentemente portato i dazi sulle auto europee al 30%, in un chiaro messaggio protezionista rivolto ai costruttori esteri: “Fatele qui le vostre auto”.
La Hornet, modello gemello dell’Alfa Romeo Tonale, era destinata esclusivamente al mercato nordamericano. Progettata in Italia, costruita a Pomigliano, e spedita oltreoceano per conquistare il competitivo segmento dei SUV compatti (Cuv), la vettura rappresentava un tassello chiave nella strategia di penetrazione del brand Dodge. Ora però l’intero progetto è sospeso a tempo indeterminato. Stellantis ha motivato la scelta con la necessità di valutare gli effetti delle tariffe Usa prima di procedere con la pianificazione industriale definitiva. Una prudenza che però, nei fatti, diventa uno stop produttivo che preoccupa i sindacati e il territorio.
I numeri raccontano una situazione poco piacevole: solo 1.360 unità prodotte nel primo semestre del 2025, in calo di oltre il 90% rispetto allo stesso periodo del 2024. Nessuna vettura è uscita dalle linee nel secondo trimestre, segnale che le valutazioni strategiche erano già in corso da tempo. Pomigliano oggi si regge sulla Fiat Panda, modello a fine ciclo, mentre il mancato rilancio con Hornet rischia di lasciare a secco non solo le catene di montaggio, ma tutta la filiera dell’indotto: dalla componentistica alla logistica, fino alle imprese tecnologiche locali.
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