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Settore vitivinicolo

Settore vitivinicolo piemontese: per la Regione non si tratta di crisi grave. Dibattito in Consiglio sulla distillazione straordinaria

L’assessore Gian Luca Vignale ha risposto al consigliere Fabio Isnardi relativa alla presunta crisi del comparto vitivinicolo piemontese

Settore vitivinicolo piemontese

Dibattito in Consiglio sulla distillazione straordinaria: per la Regione non si tratta di crisi grave

Durante la seduta del Consiglio regionale del Piemonte, l’assessore Gian Luca Vignale, intervenendo in rappresentanza dell’assessore all’agricoltura Paolo Bongioanni, ha risposto a un’interrogazione del consigliere Fabio Isnardi (Partito Democratico) relativa alla presunta crisi del comparto vitivinicolo piemontese. L’interrogazione faceva riferimento a una nota congiunta diffusa il 12 giugno da consorzi di tutela e associazioni di categoria, nella quale venivano segnalati esuberi di produzione e cali nelle vendite.

Isnardi ha richiamato i dati forniti dalle organizzazioni del settore, sottolineando un calo degli imbottigliamenti del 12% rispetto al 2023 e la presenza di circa 40.000 ettolitri di vino invenduto. Nonostante un incremento generale nel valore delle esportazioni, stimato in circa 3 miliardi di euro, secondo il consigliere si evidenzia una sofferenza strutturale in alcune aree della regione. Isnardi ha inoltre ribadito la coerenza della proposta di distillazione straordinaria delle Denominazioni di Origine Protetta con il “Pacchetto vino” europeo approvato dalla Commissione il 28 marzo 2025, chiedendo alla Regione di valutare con urgenza misure compensative a sostegno delle aziende vitivinicole.

Secondo quanto riferito da Vignale, l’attuale situazione non può essere qualificata come “grave crisi”. L’assessore ha evidenziato che la campagna 2023 si è chiusa con un incremento complessivo della produzione del 5%, e che eventuali eccedenze riguardano solo alcune zone specifiche del territorio. Il Piemonte, ha ricordato, si conferma la seconda regione italiana per valore della produzione vinicola, con un fatturato pari a 1.248 milioni di euro. In particolare, si registra una crescita delle esportazioni dei vini rossi a Denominazione di Origine Protetta.

Sulla possibilità di ricorrere alla distillazione di crisi, Vignale ha precisato che l’iniziativa può essere attivata esclusivamente a livello comunitario, attraverso un atto delegato della Commissione europea e dietro richiesta ufficiale dello Stato membro. Il dialogo con consorzi e organizzazioni agricole proseguirà nei prossimi incontri, compresa la Commissione Politiche Agricole convocata a Sibari in occasione dell’evento “Vinitaly and the City”.

L’amministrazione regionale intende valutare misure alternative, come la vendemmia verde o la riduzione delle rese, considerate passaggi preliminari rispetto a un eventuale ricorso alla distillazione straordinaria. La situazione del comparto sarà monitorata nei prossimi mesi, anche in relazione all’evoluzione delle esportazioni e alla questione ancora aperta dei dazi internazionali.

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