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La proposta
24 Luglio 2025 - 16:20
Anche nel 2025, nonostante l’estate rovente, conviene pensare all’inverno. Chi sceglie di installare una pompa di calore potrà infatti usufruire di agevolazioni fiscali e rimborsi diretti per migliorare l’efficienza energetica della propria casa. Lo conferma Agnese Giardini di Immobiliare.it, che fa il punto su tutti gli incentivi attivi per il nuovo anno.
Si tratta di dispositivi che sfruttano il calore presente in aria, acqua o suolo per riscaldare, raffrescare e produrre acqua calda. Consumano poca energia, riducono le emissioni di CO₂ e, se abbinate a fotovoltaico o altre rinnovabili, possono portare a un notevole risparmio sulle bollette. L’investimento iniziale può essere alto, ma i vantaggi economici e ambientali si accumulano nel tempo.
Tra le agevolazioni più utilizzate c’è l’Ecobonus, che consente una detrazione del 50% (36% per le seconde case) per la sostituzione di vecchi impianti con pompe di calore ad alta efficienza. Il tetto massimo di spesa detraibile è di 30.000 euro per unità immobiliare e la detrazione va ripartita in 10 anni. Obbligatoria la comunicazione all’Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Chi sta effettuando una ristrutturazione edilizia può accedere a una detrazione del 50% fino a 96.000 euro, anche per nuove installazioni e non solo per sostituzioni. In questo caso non è richiesto il miglioramento energetico dell’edificio. Pagamenti solo tramite bonifico parlante e documentazione da conservare con cura. Attenzione: non è possibile cumulare questo bonus con l’Ecobonus per lo stesso intervento.
Il Superbonus 110%, ridotto progressivamente negli ultimi anni, nel 2025 resta al 65% e solo per i condomìni che abbiano già avviato i lavori secondo le scadenze previste. Nessun beneficio per le singole unità immobiliari, nemmeno in presenza di requisiti reddituali specifici.
Il bonus mobili permette una detrazione del 50% su una spesa massima di 5.000 euro per arredare immobili oggetto di ristrutturazione. Vale solo se l’intervento include anche una nuova pompa di calore e se si usufruisce del bonus ristrutturazioni. Anche qui, pagamenti tracciabili e documentazione tecnica sono essenziali.
Chi preferisce un rimborso più rapido rispetto alle detrazioni fiscali, può optare per il Conto termico. Gestito dal Gse, consente un rimborso fino al 65% per la sostituzione di impianti a biomassa o combustibili fossili. Per spese sotto i 5.000 euro, il rimborso può arrivare in un’unica soluzione.
La richiesta va inviata online al Gse entro 60 giorni dalla conclusione dei lavori, allegando documenti tecnici e fiscali. Un’opzione particolarmente interessante per chi cerca un ritorno immediato sull’investimento.
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