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ECONOMIA
06 Agosto 2025 - 19:20
L'estate è per molti un appuntamento irrinunciabile, un'oasi di svago lontana dalla routine quotidiana. Ma il costo è sempre più alto. Una recente ricerca condotta da Susini Group StP ha rivelato una tendenza sorprendente e, per certi versi, preoccupante: pur di non rinunciare alle ferie, un numero crescente di italiani è disposto a impegnare oggetti di valore, inclusi quelli con un forte legame affettivo.
Il report, basato sulle abitudini di un campione di italiani, ha evidenziato che ben 1 su 4 ha ammesso di aver dovuto ricorrere a questa soluzione per finanziare le vacanze. Il fenomeno non è marginale, anzi, è in forte crescita: le richieste di liquidità sono aumentate del 25% rispetto all'anno scorso.
Le vie percorse per ottenere i fondi sono principalmente due. La maggior parte, il 65%, si rivolge a canali formali come banche e banchi dei pegni. In questi istituti, a fare da garanzia sono soprattutto i beni di valore più tradizionali: gioielli in oro (41%), diamanti e pietre preziose (17%) e orologi di lusso (12%). Ma la lista è lunga e include anche monete antiche, borse di marca, dispositivi elettronici e persino opere d'arte.
L'altra via, scelta dal restante 35%, è quella dei prestiti informali tra privati. A finire come garanzia, seppur temporaneamente, sono spesso beni carichi di significato, come gli abiti da sposa (28%), gioielli di famiglia e fedi nuziali (22%), quadri o mobili di antiquariato (14%).
Questa tendenza riflette un cambiamento nel modo di concepire la vacanza e il suo valore nella vita delle persone. Se un tempo la mancanza di liquidità portava a rinunciare al viaggio, oggi molti preferiscono sacrificare un bene prezioso, o un ricordo, pur di non perdere la pausa estiva.
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