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Automotive
27 Agosto 2025 - 11:52
Stellantis ha deciso di sospendere lo sviluppo e il lancio del suo primo sistema di guida assistita di Livello 3, parte del programma AutoDrive. A rivelarlo è Reuters, che cita fonti interne al gruppo: la decisione sarebbe frutto di una combinazione di costi elevati, complessità tecnologica e una domanda di mercato giudicata ancora insufficiente. Il sistema, presentato solo pochi mesi fa come uno dei pilastri tecnologici del gruppo, era stato dichiarato già pronto a febbraio. Consentiva al conducente di togliere mani dal volante e occhi dalla strada in condizioni specifiche – ad esempio in autostrada – permettendo di guardare film, leggere o lavorare durante la marcia. Stellantis conferma che la tecnologia è «sviluppata e disponibile», ma precisa che al momento «non ci sono le condizioni per un lancio commerciale».
La sospensione rappresenta un ulteriore ridimensionamento della strategia software annunciata nel 2021 dall’allora ceo Carlos Tavares, basata sulle tre architetture Stla Brain, Stla SmartCockpit e AutoDrive. Dopo l’abbandono della partnership con Amazon sul sistema di infotainment, ora anche il Livello 3 viene messo in stand-by, mentre aumenta la dipendenza da fornitori esterni per le componenti più complesse.
Secondo gli analisti, il cambio di passo riflette la nuova linea del ceo Antonio Filosa, che deve affrontare un contesto difficile: nel 2024 Stellantis ha registrato vendite in calo e il titolo ha perso oltre il 40% in Borsa nell’ultimo anno, chiudendo il 25 agosto a 9,93 dollari (-2%). Per il futuro del progetto AutoDrive, Stellantis sembra ora puntare su aiMotive, startup ungherese specializzata in intelligenza artificiale e guida autonoma, acquisita nel 2022. Resta incerto se e quando verrà presentata una nuova versione del sistema e se conterrà ancora funzionalità di Livello 3. Il Livello 3 rappresenta un passaggio intermedio tra gli attuali sistemi Adas (Livello 2) e la piena autonomia (Livelli 4 e 5). Stellantis aveva fissato l’obiettivo di 20 miliardi di euro l’anno da software entro il 2030, ma la sospensione dell’AutoDrive evidenzia le difficoltà dei costruttori tradizionali nel tenere il passo con Tesla e con i marchi cinesi come BYD, che continuano a spingere sull’auto “software-defined”.
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