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Economia
26 Settembre 2025 - 12:55
Il governo lavora a una profonda revisione del Testo unico dell’edilizia, con un disegno di legge delega che affida all’esecutivo 18 mesi per riscrivere e semplificare la normativa. L’obiettivo è rendere più veloce la gestione dei condoni e delle sanatorie, ridurre la burocrazia e introdurre criteri più proporzionati per le sanzioni edilizie.
Le principali novità riguardano:
Condoni e sanatorie con procedure più rapide;
Sanzioni ridotte e commisurate all’entità dell’abuso;
Stop alla richiesta di documenti già in possesso della Pubblica amministrazione;
Un punto unico di accesso per domande, comunicazioni e segnalazioni.
Le difformità edilizie potranno essere sanate in base all’anno di realizzazione, alla natura e alla gravità dell’abuso. Come già stabilito dal decreto “Salva Casa”, viene meno il principio della doppia conformità, così da regolarizzare soprattutto gli abusi antecedenti al 1967. Il rilascio dei titoli in sanatoria resterà subordinato alla messa in sicurezza degli immobili e all’adeguamento alle norme edilizie vigenti.
Le nuove regole prevedono sanzioni commisurate al valore degli interventi, alla gravità delle difformità e all’eventuale vincolo dei Beni culturali. Lo scopo è rendere più equo il sistema, evitando pene eccessive rispetto all’abuso commesso.
Dopo la riscrittura del Testo unico, un decreto delegato definirà modalità e tempi per il rilascio di Cila, Scia e permessi di costruire. Per accelerare le procedure, verrà introdotto il principio del silenzio-assenso: se l’amministrazione non risponde entro un termine prestabilito, l’istanza si considererà accolta.
La sanatoria sarà comunque vincolata al rispetto dei LEP – livelli essenziali delle prestazioni, standard minimi e inderogabili riguardanti igiene, sicurezza e risparmio energetico. Anche in caso di condoni, dunque, resteranno fissi paletti a tutela della qualità degli edifici e della collettività.
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