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22 Settembre 2025 - 13:15
Infiltrazioni d’acqua nelle sale operatorie, controsoffitti crollati, impianti elettrici deteriorati e riscaldamenti malfunzionanti: sono alcune delle criticità segnalate nei presidi ospedalieri dell’ASL TO4, che comprende Chivasso, Ivrea e Ciriè. Strutture che servono oltre mezzo milione di cittadini e che rappresentano un punto nevralgico per il sistema sanitario piemontese, ma che versano in condizioni non conformi agli standard minimi di sicurezza e funzionalità.
La situazione è stata portata in Consiglio regionale attraverso un’interrogazione che chiede chiarimenti alla Giunta sullo stato degli interventi strutturali e impiantistici. Sotto la lente anche il cosiddetto Piano Arcuri, varato nel 2020 per il potenziamento delle terapie intensive e semintensive: a cinque anni di distanza, secondo i dati disponibili, gli interventi risultano in gran parte incompleti. Manca un cronoprogramma aggiornato, non è stata pubblicata una mappatura ufficiale delle criticità e non esistono report di monitoraggio tecnico ed economico accessibili.
Particolare attenzione è rivolta al nuovo ospedale di Ivrea, incluso nel piano di edilizia sanitaria regionale. Tuttavia, i tempi per la sua realizzazione restano lunghi e incerti, motivo per cui si sollecita la Regione a garantire la piena operatività delle strutture esistenti. Nel frattempo, l’ASL TO4 continua a gestire quotidianamente un bacino di utenza vasto e complesso, con risorse che, senza interventi mirati e verificabili, rischiano di non essere sufficienti.
I rappresentanti del territorio chiedono quindi risposte precise: lo stato di avanzamento degli interventi finanziati, una mappatura aggiornata delle condizioni edilizie e impiantistiche, e un piano operativo con tempi definiti per la messa in sicurezza degli ospedali.
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