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Fotografò il D-Day e la casa di Hitler, la modella e fotografa Lee Miller in mostra a Stupinigi

Cento scatti sbarcano alla Palazzina di Caccia dal 9 settembre al 7 gennaio 2024

A Stupinigi lo sguardo surrealista di Lee Miller

Cento scatti in mostra alla Palazzina di Stupinigi

Davanti all’obiettivo rimase fino solo per pochi anni, bellissima e apprezzatissima modella ritratta da fotografi come Edward Steichen, Arnold Genthe e soprattutto Man Ray, di cui fu musa, modella, amante. Poi Lee Miller decise che era meglio “fare una foto che essere una foto”. Si mise così dietro l’obiettivo e posò il suo sguardo surrealista su tutto: su personaggi famosi dell’epoca, sulle nature morte, paesaggi, scenari di guerra. La vicenda umana e professionale della modella e fotografa statunitense è raccontata attraverso la mostra “Lee Miller Photographer & Surrealist” che si apre sabato 9 settembre alla Palazzina di Caccia di Stupinigi (visibile fino al 7 gennaio 2024). Provengono dall’Archivio Lee Miller i cento scatti esposti nella rassegna curata da Ono Arte Contempornea, prodotta da Next Exhibition in collaborazione con Associazione Culturale Dreams. Ospitate nelle Antiche Cucine della Palazzina, le immagini parlano al pubblico di una donna dalla vita «frenetica e fuori dagli schemi». «È difficile raccontare una donna di tale caratura - dice la curatrice Vittoria Mainoldi - : la sua intimità è complessa, la sua biografia è tumultuosa, il suo lavoro amplissimo».



Fu lei l’unica fotografa donna a seguire gli alleati durante il D-Day, lei l’unica a documentare la liberazione dei campi di concentramento di Buchenwald e Dachau. E fu lei l’unica donna ritratta a fare il bagno nella vasca del Fuhrer, per “lavare via la polvere di Dachau”. È questa la sua foto più iconica, che sarà anche presente in mostra. Le fu scattata dal collega David Scherman nell’appartamento del Führer scoperto a Monaco di Baviera e trovato esattamente come Hitler l’aveva lasciato prima di fuggire a Berlino. In esposizione anche altre foto celebri come “Nude bent forward”, “Condom”, “Tanja Ramm under a bell jar”, e quelle di personaggi famosi, da Charlie Chaplin a Picasso, Dora Maar, Mirò, Magritte, Cocteau, Ernst e, naturalmente, Man Ray.

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