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Storia

La Grande Valanga del Beth: 121 anni dopo, il ricordo non si spegne

A Pragelato il 19 aprile la commemorazione degli 81 minatori morti.

I minatori dl Beth in una foto d'epoca e una targa in loro onore

I minatori dl Beth in una foto d'epoca e una targa in loro onore

"Qui ove la terribile valanga del 19 aprile 1904 travolgeva un'intera legione di operai confondendo nell'amplesso della morte il grido di pietà di tutta Italia la società Alpini in congedo di Pinerolo e circondario a ricordo delle povere vittime pose"

Così recita la targa posta nel luogo della tragedia del Beth, nella quale, 121 anni fa, persero la vita 81 minatori.
Proprio nel giorno del ricordo a Plan, frazione di Pragelato, alle ore 11 si terrà la cerimonia di commemorazione delle vittime, nella piazza dedicata a loro un anno fa.  

La tragedia è considerata una delle più devastanti valanghe che si ricordi nella storia delle Alpi Occidentali nonché uno dei più grandi drammi sul lavoro mai avvenuti in Piemonte.

La Valanga del Beth

La storia della tragedia dei minatori si lega con la storia dello sviluppo industriale e delle attività estrattive del territorio. 

La nascita delle miniere di rame in Val Troncea è da far risalire al 1863 quando l'imprenditore torinese Pietro Giani fece partire l'attività. Oltre 300 operai erano impiegati nelle attività estrattive tutto l'anno a un'altezza di ben 2700 metri.

Il tutto però dovette fermarsi solo 41 anni dopo, nel peggiore dei modi. Il 19 aprile del 1904 una terribile valanga travolse e uccise 81 lavoratori.

Isolati da giorni e senza più cibo i minatori avevano deciso di scendere a valle per passare le vacanze pasquali assieme alle loro famiglie. Purtroppo la maggior parte di loro non ritornò mai più a casa.

Le ricerche da parte delle Guardie Forestali, a causa della fitta neve, poterono iniziare solamente il giorno successivo. Si riuscirono a salvare una trentina di persone, ma per le altre persone non ci fu alcuna speranza. Le salme furono cercate e recuperate per tutte le settimane successive e si interruppero solamente il 28 giugno, quando venne alla luce l'ultima vittima della tragedia. Si trattava del più giovane di tutti, un ragazzo di soli 16 anni.

Le miniere del Beth chiusero definitivamente nel 1910.

La tragedia del Beth, assieme a tutta la storia dell'attività estrattiva della zona, è stata raccontata nel libro di Gian Vittorio Avondo "Vite nere - Storia delle miniere del Beth e della grande valanga del 1904"

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