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CALO DEMOGRAFICO

Chiude la scuola d'infanzia, le famiglie scrivono al vescovo

La raccolta firme delle mamme per il “Sacro Cuore”

Sacro Cuore

La scuola salesiana Sacro Cuore di via Pianezza

Calo demografico, costi di gestione sempre più ingenti e - da non sottovalutare - un venir meno della vocazione che, di fatto, ha ridotto anche il numero delle suore presenti. Per questo motivo il Consiglio Ispettoriale delle Figlie di Maria Ausiliatrice ha deciso di chiudere la scuola dell’infanzia “Sacro Cuore” di via Pianezza, questo a partire dal prossimo mese di giugno. Una brutta tegola per il quartiere Lucento che ha portato le mamme a dare il via a una raccolta firme indirizzata sia al sindaco di Torino sia al Consiglio Ispettoriale stesso. Nel tentativo di sovvertire una situazione che sembra davvero molto indirizzata.

LA RACCOLTA FIRME

«Chiediamo un ripensamento» raccontano a gran voce i genitori, preoccupati e demoralizzati. «Abbiamo ricevuto la notizia due mesi fa - rivela la signora Roberta, rappresentante di una delle quattro classi -. Per chi ha iscritto i figli al primo anno è un problema da non sottovalutare, se la scuola non farà marcia indietro ci toccherà trovare una nuova sede». La Comunità di via Maria Ausiliatrice è diventata, così, una delle prime opzioni proposte alle mamme e ai papà che hanno figli che oggi frequentano il primo e il secondo anno. Ma anche in questo caso le perplessità non mancano. «Per molti di noi il quartiere Valdocco resta lontano» rincara la rappresentante. 

LA POLITICA SI MUOVE

Per salvare la scuola dell’infanzia “Sacro Cuore” la Circoscrizione 5 ha deciso di rivolgersi anche al vescovo di Torino, Roberto Repole. Una lunga lettera in cui il presidente Enrico Crescimanno, e il coordinatore alla Cultura Luigi Borelli, spiegano come la scuola sia un «istituto di assoluta eccellenza che affianca ad elevati standard qualitativi di istruzione, il metodo educativo salesiano, generalmente riconosciuto per l’equilibrio, per il garbo e la serenità nel trattare, per l’amorevolezza, per i modi umani e cordiali». Una ricchezza per il territorio che il centro civico non vorrebbe perdere. Anche se non sarà per nulla facile.

POCHI BAMBINI E SUORE

Ma la chiusura dell’ente salesiano si rivela essere una soluzione amara anche per la coordinatrice dell’istituto di via Pianezza, suor Claudia. «Si tratta di una scelta presa dopo lunghe riflessioni - racconta -. Un tempo avevamo sezioni da trenta bimbi, oggi circa venti. E a Lucento abbiamo già ritirato la comunità religiosa perché noi suore siamo sempre di meno è più anziane».

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