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Emergenza criminalità
22 Maggio 2023 - 17:01
Una delle lavagne sradicate alla scuola Franchetti
La razzia è cominciata alle 3 di sabato. Poi è continuata fino a ieri sera, con cinque furti in tre notti alla primaria Franchetti di via Randaccio 60: «E all'Allievo sono entrati altre tre volte: le nostre scuole sono nel mirino dei ladri» fatica a trattenere la rabbia di Maria Viglione, dirigente scolastica del Circolo Didattico Allievo.
E' la stessa dirigente a ripercorrere quanto successo negli ultimi giorni negli istituti di Borgo Vittoria, finiti nel mirino come l'anno scorso quelli di Barriera di Milano.
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«Nei giorni scorsi abbiamo avuto tre intrusioni all'Allievo, nella sede centrale di via Vibò: sono passati dal cortile e hanno aperto una porta d'emergenza che di sera chiudiamo in modo rudimentale, con uno sgabello. Poi hanno forzato gli armadietti con il piede di porco e si sono portati via 4 notebook».
Ma la vera emergenza riguarda la Franchetti, come spiega Viglione: «Nella notte tra venerdì e sabato, verso le 3, sono entrati passando dal ponteggio. Poi hanno forzato una finestra, già forzata una volta a novembre. Quindi sono entrati e hanno smontato una lavagna multimediale. E pensare che avevamo chiuso a chiave le porte delle aule: le hanno aperte a spallate. La verità è che siamo inermi».
L'ingresso della primaria Franchetti
L'antifurto dell'istituto è collegato alla centrale operativa della polizia municipale: «Un bidello e i vigili sono arrivati subito e hanno trovato la Lim a metà scala: si vede che l'hanno lasciata lì e sono scappati. L'hanno messa al sicuro ma, la notte fra sabato e domenica, i ladri sono tornati altre tre volte: in un caso si sono addirittura scontrati con i bidelli e i vigili. Erano tre uomini».
Alla fine il "bottino" è stato di due lavagne portate via e altre due smontate ma lasciate lì a scuola. E alle 22 di ieri l’allarme è suonato ancora una volta, la quinta in tre notti: «Stavolta hanno pure tagliato i fili del telefono - si sfoga ancora Viglione - E' evidente che la scuola Franchetti è nel mirino dei ladri: torneranno perché vogliono portarsi via tutto, forse perché è facile entrare e muoversi all'interno. Fa arrabbiare perché si tratta di soldi pubblici, una Lim costa quasi 2mila euro. E queste le abbiamo comprate l'anno scorso con i fondi europei. Ora due classi devono farne a meno: se continuano così, rimarremo senza in tutta la scuola».
La colpa è anche del ponteggio installato lo scorso autunno 2022, avviato per fare il cappotto termico, cambiare gli infissi e rifare l'impianto elettrico.
Il problema è che i lavori sono fermi da mesi: «Il Comune ha rescisso il contratto con la ditta, che era inadempiente. Quindi il progetto si è fermato e ora i fondi non sono più disponibili: ho chiesto spiegazioni alla Città, mi hanno promesso altri soldi ma intanto restiamo più esposti ai furti per chissà quanto tempo. Ma il problema non è tanto il fatto che il cantiere sia fermo, visto che il ponteggio non è mai stato allarmato o controllato di notte. E che ci ha costretto a togliere le grate dalle finestre».
Il ponteggio nella scuola Franchetti di via Randaccio
La preside se la prende con le forze dell'ordine: «Non capisco perché, dopo tutti questi furti, non ci sia un pattugliamento più frequente da parte della polizia: mi sembra una presa in giro, è palese che la scuola non verrà lasciata in pace. Io sono sconfortata e impotente di fronte a una situazione del genere, non compete al mio personale passarsi le notti a intervenire su questi furti. Capisco che non si possa controllare tutta la città ma questi non sono sbandati, è una banda che ha fissato un bersaglio».
La scuola sta cercando una soluzione: «Io ho lanciato un appello su Facebook, nella speranza che qualcuno segnali eventuali movimenti strani. Intanto le maestre e i genitori ipotizzano di organizzare un presidio. Ma è il caso? E' pericoloso, non compete a noi e già ci facciamo in quattro per le nostre scuole. Ieri ho chiamato il commissariato di polizia: mi hanno risposto che le loro volanti passano. Ma dove? E perché nessuno ha presidiato tra un'intrusione e l'altra? A uno dei miei collaboratori un agente ha detto che possono fare poco perché "se arrestano un ladro, torna liberi dopo due giorni". Ma cosa vuol dire? Se ragioniamo così, risparmiamo direttamente i soldi delle forze dell'ordine. Mi scuso per i miei sfoghi ma sono sconfortata e il mio sconforto è condiviso da 300 bambini, 600 genitori e oltre 50 insegnanti».
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