Una sorta di maledizione per la stazione di Brandizzo
Operai uccisi dal treno in corsa, persone che si suicidano gettandosi sotto i convogli. E una stazione ferroviaria che, forse, potrebbe essere "maledetta". Sì perché purtroppo la tragedia della scorsa settimana a Brandizzo, con la morte dei cinque lavoratori della ditta Sigifer, non è la prima che si verifica in questa stazione del Torinese.
LA TRAGEDIA DEL 1956
Era infatti il 29 marzo del 1956, quando si era verificato il primo gravissimo incidente. Allora gli operai morti, che stavano riparando le traversine, furono due, entrambi di Borgo Vercelli e la ditta per cui lavoravano - la Cooperativa Operaia - era l'antenata della Sigifer. Riparava infatti la linea per conto delle Ferrovie, proprio come oggi. All'epoca la “misura di sicurezza” era un trombettiere: c'era infatti un ferroviere che suonava la cornetta quando stava per arrivare un treno.
Le due vittime si chiamavano Luigi Beretta, di 36 anni, ed Evasio Innocente, 35 anni. Un'automotrice, che non aveva ricevuto il segnale di stop, era piombata all'improvviso su alcuni operai che stavano facendo dei lavori per rinforzare le traversine delle linee ferroviarie. Alcuni colleghi riuscirono a salvarsi, Luigi ed Evasio purtroppo no.
QUATTRO SUICIDI IN 5 ANNI
E poi ci sono i suicidi. Tanti, purtroppo. Nel febbraio2016Giovanni Sperone, 56enne di Torino, si era tolto la vita lanciandosi sui binari al passaggio di un treno diretto a Milano. A lanciare l'allarme era stato il macchinista. Nello stesso anno, pochi mesi dopo, a giugno, è invece avvenuto un miracolo:un uomo di 44 anni è riuscito a sopravvivere nonostante gli fosse passato un treno sopra, letteralmente. Si trattava del Frecciarossa Roma-Milano-Torino, sfrecciato sopra il corpo del 44enne ai trecento all'ora. Nemmeno un graffio per il signore, che voleva suicidarsi sotto il treno dopo aver ingerito una massiccia dose di farmaci. Finì comunque all’ospedale di Chivasso. Nel giugno 2017 e nell'agosto 2021 altri due morti. In entrambi i casi, si è indagato per suicidio.
LA STAZIONE "MALEDETTA"
Insomma, una sorta di maledizione, per Brandizzo. Una stazione antica, sorta nel 1885, anche se i treni passavano già trent'anni prima perché nel 1851 il Comune aveva espressamente richiesto una fermata. Del 1855 è infatti il primo passaggio dei convogli sui binari, anche se l'edificio ferroviario non esisteva ancora. Il sottopassaggio pedonale ha invece visto la luce nel 1970 mentre risale a pochi anni fa, nel 2016, l'eliminazione dei passaggi a livello.
Tuttavia chi vive e lavora in piazza della Stazione racconta di problemi praticamente quotidiani. Come Teresa Battaglia, dottoressa che da cinque anni ha lo studio di fisioterapia di fronte all'edificio: «Sapevo che prima o poi sarebbe successo qualcosa di molto grave. Qui i treni - racconta - viaggiano fortissimo, spesso d'estate sentiamo fischi dai convogli perché c'è gente oltre la linea gialla. Ci sono ragazzi, minorenni, che si radunano fino a tarda notte in stazione, a pochi passi dai binari. Purtroppo abbiamo già avuto tanti suicidi».
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