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IL FATTO

A Mirafiori primo giorno di scuola. Le mamme: «Tra zaini e diari quest'anno è un salasso»

Suona la campanella in via Coggiola. L'emozione dei "primini" e le lamentele di mamme e papà

L'ingresso degli alunni all'elementare di via Coggiola, Mirafiori

L'ingresso degli alunni all'elementare di via Coggiola, Mirafiori

Suona la prima campanella e anche a Torino, come nel resto del Piemonte, si torna a scuola. Sarà un anno di svolta, il 2023-24, che cambierà profondamente i nostri edifici scolastici grazie ai cento cantieri del Pnrr che riqualificheranno le scuole. Non quella di via Coggiola però, a Mirafiori Sud, dove comunque era tanta l’emozione per i “primini”, pronti per il grande giorno. «Nostra figlia è contenta di andare a scuola - raccontano Giusy e Andrea, papà e mamma emozionatissimi - mentre noi dobbiamo combattere coi rincari. Per uno zaino buono, di marca, si spendono anche novanta euro». Per abbattere la spesa ci sono i voucher. «Ma li puoi spendere nelle cartolerie più care», lamenta Giusy.

Chi ha più figli spenderà tanto, perché se è vero che alle elementari i libri sono gratis, zaini, portapenne, diari e cancelleria costano. «Ho una figlia in terza e una in quarta. Abbiamo speso 500 euro», dice Elisabetta. «Per noi l’inizio della scuola è anche una liberazione, perché sia io che mio marito lavoriamo e non è facile con le bambine a casa». Due figli quest’anno in via Coggiola, ma che l’anno prossimo saranno tre, per Domenico. Che infatti è preoccupato: «Cento euro è la spesa minima. E quest’anno ho solo due figli a scuola, l’anno prossimo il più piccolo farà prima, non so come faremo».

Tra i genitori più emozionati c’è Elona, madre di due bambine che in via Coggiola frequentano la seconda e la quarta: «Siamo arrivati un mese fa dall’Albania, perché mio marito ha trovato lavoro qui. Le bambine sono un po’ timorose perché non parlano ancora bene l’italiano». Avranno tempo, intanto la campanella suona. Gli alunni dalla seconda alla quinta sono già dentro da un po’, alle nove, come di consueto, è il turno della prima. Tanti abbracci, nessuna lacrima, e voglia di iniziare il nuovo anno. 

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